Il candidato del centrosinistra alla Regione Toscana, Eugenio Giani, più di una volta ha mostrato di apprezzare le Sardine, il movimento spontaneo rivolto soprattutto ai giovani nato per contrastare la Lega in Emilia Romagna, poi estesosi in tutta Italia. Ora Giani prova a imbarcarli in modo ufficiale nel proprio schieramento. “I giovani sono la mia scommessa – scrive su Facebook -. La vera sfida sarà renderli protagonisti delle scelte che la Regione farà nei prossimi anni e in questo senso le Sardine sono un movimento portatore di stimoli positivi. Mi impegno ad essere il presidente che non solo apre il palazzo alle loro proposte, ma che per primo sarà al loro fianco in piazza e per strada pronto al confronto costante senza mai strumentalizzarle. Nella mia Toscana arcobaleno il blu del mare è anche per loro”.

“Apprezzo che le Sardine riconoscano e si battano per sottolineare l’inadeguatezza disastrosa del modello leghista di Cascina e Pisa – prosegue Giani – ma vorrei che questa strada insieme puntasse a un progetto di futuro che ha, al centro, un patto tra generazioni per una Toscana avanguardia dei diritti umani e civili, di ieri e oggi. Sono pronto, assieme a loro, rispettandone la piena autonomia, a fare quello che ci vuole quando si affrontano sfide difficili: rimettere in discussione soluzioni vecchie per far fronte a problemi nuovi. Solo così torneremo a far appassionare le persone alla politica, che è l’unico strumento nella nostra democrazia che può consentirci di cambiare lo stato delle cose”.

Nell’arcobaleno di Giani c’è un colore per tutti gli slogan

“Non condurremo solamente una lotta all’avversario comune – prosegue il candidato del Pd – ma andremo oltre: qui faremo laboratorio e coloreremo la Toscana con i nostri sogni, con il verde degli alberi che pianteremo, con il rosa delle politiche di genere e dell’impegno femminile a partire dalla scelta della vice presidente donna, con il blu delle acque pulite, con il rosso della passione dei giovani e dell’impegno per il lavoro, con il giallo dell’energia pulita e rinnovabile, con il bianco della solidarietà e giustizia sociale”. Ovviamente non manca una stoccata all’opposizione di centrodestra, anche questa espressa con la metafora dei colori.  “Diremo di no al nero, il colore della paura. La campagna elettorale è il momento tra i più stimolanti per un territorio, è quando ci diamo il compito di sognare e con i sogni e l’esperienza faremo il cambiamento”.

8 Comments

  1. Le sardine sono il nulla mischiato al niente. Appoggiarsi significa precipitare nel vuoto.

  2. machiavelli Reply

    vediamo se dopo 75 anni i toscani si sveglieranno, si sono sempre ritenuti più furbi e arguti degli altri ma tutt’oggi , politicamente grulli, che imbarchi chi vuole giani, se i toscani aprissero solo un pò gli occhi non avrebbe speranze, ma la sinistra in toscana come in emilia ha creato clientelismo difficile da sciogliere, bibbiano non ha insegnato nulla. Fateci caso smistano clandestini infetti in tutte le regioni tranne in quelle dove a settembre si andrà a votare., sarà un caso?

    • La sinistra in toscana è una malattia infettiva, ma ci sono molti toscani che non votano altrimenti sarebbe da almeno 20 anni la liberazione dai tiranni. Il PD nella mia zona è andato a raccattare i voti di ultra anziani negli istituti. Sono il nulla, i sinistri sono come una infezione, messi nei punti giusti, ovviamente stipendi pubblici, tramite raccomandazioni e nepotismi e quindi automaticamente voti.

  3. “no al nero. colore della paura”.
    vada a gridarlo negli USA…

    • UnoDiFuori_ Reply

      @CF, battuta geniale ! Tutta meritata da questi arcobalenocefali.

    • Igor Daniel Kratochvil Reply

      No al nero? Ma se non fanno altro che fare entrare, in modo clandestino, ogni “nero” che ne abbia voglia, senza nemmeno curarsi di controllarne la salute o la fedina penale! Il ” nero,”é un colore come il rosso, il giallo o il Bianco. No al nero, deve significare un unica cosa, non riempire il paese di ulteriori criminali, ció´e, di clandestini che non scappano da niente, se non dalle patrie galere!

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