Sono passate già due settimane da quando il consiglio comunale di Empoli (maggioranza centrosinistra) ha respinto le mozioni con cui Lega e Fratelli d’Italia chiedevano al sindaco di fare pressione sul Parlamento per la revoca di titoli di merito a persone che in passato si siano macchiate di gravi crimini contro l’umanità, ad esempio il maresciallo Tito, procedendo al contempo all’intitolazione di un luogo pubblico in onore ai martiri delle Foibe e agli esuli giuliano-dalmati. Entrambe le mozioni erano state bocciate senza neanche indicare una motivazione.

In quell’occasione i consiglieri Gabriele Chiavacci (Lega) e Andrea Poggianti (Fratelli d’Italia), dopo i loro interventi avevano segnalato che qualcuno aveva vergato un’odiosa scritta (“Sì alle foibe”) sul retro dell’ex Chalet in piazza G. Guerra (lato Birrercole), inneggiante alla strage della comunità italiana ad opera delle truppe titine. Sono passati alcuni giorni, dal 18 giugno (in cui è stato denunciato il caso) ad oggi, ma quella vergognosa scritta è ancora lì.

“Sono molto avvilito – ha detto Chiavacci – nel vedere determinate scritte che inneggiano all’odio per fatti come le Foibe che, come quelle di Stazzema e Marzabotto, hanno segnato la storia socio-politica del nostro Paese. Dopo la presentazione della mozione ho segnalato il murale alla giunta e alla presidenza in modo che venisse rimosso. Ad oggi non vi è stato riscontro da parte dei membri di maggioranza, né a questa segnalazione né a un “Si alla Foibe” scarabocchiato su un muro della nostra amata città, come del resto la maggioranza è rimasta silenziosa durante tutta la discussione delle nostre proposte. Insieme al collega Poggianti abbiamo fatto tali segnalazioni e ci auguriamo che tali insulti vengano al più presto fatti rimuovere”.

“La presenza di scritte inneggianti alle Foibe – ha ricordato Poggianti – è qualcosa di inammissibile, censurabile e su cui l’amministrazione Barnini non ha espresso parole o azioni di condanna. Anche come Fratelli d’Italia – Centrodestra per Empoli abbiamo chiesto la rimozione del graffito ingiurioso della memoria dei nostri connazionali martiri del comunista Tito, tuttavia ancora oggi quel tremendo ‘Sì alle Foibe’ continua a campeggiare in Piazza Guido Guerra”.

3 Comments

  1. Roberto Morici Reply

    Solo Bibbiano? Che dire di Malga Porzus, del Patto Hitler-Stalin, della fascista rossa Presidente della Camera dei Deputati…

  2. Elegante rivendicazione delle meritorie iniziative poste in essere dagli antichi, intrepidi appartenenti all’album di famiglia della giunta locale.

Rispondi a Giorgio Colomba Cancella risposta