Chissà se Eugenio Giani avrà letto il nostro articolo di qualche giorno fa. Gli suggerivamo di “impegnarsi per quanto di sua competenza nella realizzazione di una vera alta velocità”, visto e considerato che il Frecciarossa che passa dalla costa toscana, e da Roma arriva a Milano, di fatto viaggia come un normale Intercity.

Giani, salito sul fiammante Frecciarossa alla stazione di Forte dei Marmi-Seravezza-Querceta, ha proseguito il suo breve viaggio fino a Viareggio, dove ha incontrato i familiari delle vittime della strage ferroviaria del 2009. Accortosi che nelle sue precedenti dichiarazioni aveva fatto un mezzo scivolone, esagerando con l’enfatizzare un collegamento veloce che ancora non c’è, è corso ai ripari: “Il treno Frecciarossa che avrà fermate sulla Costa della Toscana è un simbolo ed è uno stimolo affinché sulla linea costiera vi sia una vera e propria linea di Alta velocità. Prima occorre fare l’infrastruttura, ovvero creare le condizioni perché i binari possano veder sfrecciare i treni a 250 o anche 300 km l’ora, ed anche poi i treni che collegano Pisa a Roma in un’ora e mezzo, stesso tempo che ci vuole per unire Firenze a Roma”.

“La ministra De Micheli – ha aggiunto Giani – ha previsto che fra le principali opere da commissariare e conseguentemente da realizzare superando la semplificazione burocratica vi l’asse costiero fino a Genova- ha aggiunto -. Speriamo che nella prossima legislatura si possa tagliare il nastro di questo potenziamento ferroviario che per la cura del ferro significa vitalità, sviluppo e crescita delle infrastrutture in Toscana”.

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