Il vuoto. Il tempo che scorre lentamente. L’angoscia delle giornate tutte uguali. La bellezza di Pisa è immutata, nonostante il lockdown. Manca però la vita, condimento essenziale. C’è tutto questo nel video realizzato da Tommaso Casigliani, “I Love Pisa in Lockdown“. Nell’intervista che segue ci spiega com’è nato e cos’ha voluto rappresentare. E un bel messaggio di speranza (vedi foto in alto) che arriva dalla natura…

Com’è nato questo video?
Vivo a Roma ma nei giorni in cui è scattato il lockdown mi trovavo a Pisa, dove sono rimasto bloccato, potendo uscire di casa, come tutti, solo per andare a fare la spesa. Ho iniziato a scrivere la musica, “Ipnotiq”, cercando di trasmettere il clima teso e le sensazioni cupe che provavo, con giornate tutte uguali, scandite solo dai dati della conferenza stampa della Protezione civile, dalla tristezza e dalla solitudine. Un’atmosfera ipnotica, surreale. Dopo il brano volevo delle immagini che mi consentissero di raccontare la città vuota, ipnotizzata dallo tsunami che ci ha travolto.

E così hai iniziato a girare?
Prima di tutto ho contattato il Comune di Pisa, che mi ha aiutato con i permessi e la possibilità di utilizzare il drone comunale. Volevo raccontare tanti pezzettini della città. In “I Love Pisa” avevo già girato le immagini dall’alto sulla città vuota. In questo caso, però, ho voluto tante immagini da terra, con un campo volutamente ristretto, in modo da trasmettere di più l’angoscia del momento che, dall’alto, grazie all’apertura spaziale, si perde un po’.

Lo scopo di questo video?
Ho cercato di realizzare un documento di testimonianza di questo incredibile momento, cercando di trasmettere le sensazioni che si provano. Quando verrà rivisto, magari tra dieci anni, vorrei che si potessero percepire le sensazioni che si avvertono oggi.

C’è un momento, nel video, in cui si vede la corsa di alcuni cinghiali…
Mentre giravo le immagini sul mare, dalla via Bigattiera, cercando di aprire lo sguardo verso l’orizzonte e la speranza, ho avuto la grande fortuna di riprendere la corsa di un nutrito branco di cinghiali, cuccioli compresi. Una scena emozionante che simboleggia, per certi versi, il risveglio della natura. Oltre a questo nel video c’è solo un altro momento in cui si vede la vita, è quello di alcune persone in coda per entrare in un supermercato.

Nel tuo video su Pisa ai tempi del coronavirus non poteva mancare Piazza dei Miracoli…
Sì. In questo caso non ho voluto fare riprese strane. Vedere la piazza vuota, a mezzogiorno, rendeva l’idea. Credo che una scena del genere non si vedesse dai tempi della peste.

Quanto tempo hai impiegato a realizzare il video?
Tra riprese e montaggio sette giorni in tutto. Ho lavorando utilizzando la camera installata sul drone e il mio smartphone. Tutto molto semplice, niente di eccezionale. L’idea, ciò che volevo rappresentare era ben chiara dentro di me, non serviva chissà quale mezzo tecnico… Di fondamentale importanza, ripeto, è stata la possibilità di utilizzare il drone del Comune. Se avessi dovuto usarne uno mio, con tutte le autorizzazioni necessarie, non ci sarei riuscito in così poco tempo.

Progetti futuri?
Mi piacerebbe realizzare qualcosa per la ripartenza. Un’idea ce l’ho…

Qual è?
In piazza dei Miracoli, a circa sessanta metri di altezza, quindi poco sopra la Torre pendente, fare una ripresa verso il basso in cui si vedano le persone, tutte vestite di bianco, con mascherina e distanziamento. Tutti con le mani alzate.

Cosa dovrebbe rappresentare?
La vittoria dell’uomo sul virus, Sarebbe, credo, una bellissima immagine, con una piazza piena di pisani e, magari, anche qualche turista, che festeggia per la scoperta di una cura efficace o un vaccino.

Ci auguriamo tu possa realizzarlo presto!

 

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