In attesa di tornare a una vita normale (e quindi anche a rivedere il Pisa all’Arena), vi riproponiamo alcune foto del recente passato, da Gennaio 2019 a Marzo 2020. Una bella carrellata tra gioie e sofferenze. Gli scatti e le descrizioni sono di Gabriele Masotti.
Il mese di gennaio 2019 è rappresentato dalla maglia speciale con il logo del Monte pisano, utilizzata in occasione di Pisa-Siena, messa all’asta per raccogliere fondi utili alla riforestazione della nostra montagna, devastata dall’incendio del settembre 2018
Per il mese di Febbraio ho scelto una foto che mostra la grande attività e generosità di Masucci, sempre pronto a darsi da fare in ogni zona del campo, anche in difesa, anche a costo di risultare quasi un ostacolo per i colleghi…
Marzo 2019. Lo splendido battimani dei tifosi con i giocatori alla fine di Albissola-Pisa 0-1. Una foto divisa in due parti uguali, la parte alta occupata dalla nostra tifoseria e la parte bassa occupata dai nostri giocatori in giallo, quasi a suggellare quell’unione di intenti nella quale ognuna delle due parti completa l’altra, per un unico obietivo.
Aprile 2019. All’Arena scende in campo la Juventus Under 23. Ho scelto una foto volutamente anonima che mettesse in risalto solo i loghi delle due società , per ricordare questo inconsueto evento, e come auspicio che, un giorno, possa riverificarsi con la Juve “vera”.
Maggio 2019. Mese dedicato a Simone Benedetti, qui in un corpo a corpo con Tommaso Biasci della Carrarese, nella partita di ritorno dei Playoff. Proprio contro la Carrarese, nella partita di andata, Benedetti aveva subito un infortunio alla testa che lo aveva costretto a giocare con una vistosa fasciatura. Da lì in poi, Benedetti ha giocato tutti i Playoff con la fasciatura, finalissima di Trieste compresa. Necessaria o meno, ha fatto benissimo.
Il mese di Giugno non poteva che essere consacrato all’apoteosi di Trieste, il perentorio 3-1 che vale la Serie B. Gucher ha appena segnato il terzo gol e può quindi esplodere la gioia dei giocatori e di tutta la panchina. Sullo sfondo, il muro rosso dei triestini, impietriti.
Piccolo dettaglio tecnico/strategico: di regola il fotografo si posiziona dietro la porta verso la quale attacca la squadra che sta seguendo. In quel secondo tempo supplementare scelsi volutamente di rimanere sul lato opposto perché immaginavo che, se fosse successo quello che tutti speravamo, lo spettacolo di gioa ed esultanza si sarebbe dispiegato verso di me. E infatti…
Luglio avrebbe dovuto essere il mese di Storo e del ritiro pre-campionato. Motivi di salute mi hanno tenuto a Pisa, sono quindi costretto a “ripiegare” con la foto della festa all’Arena Garibaldi, il giorno successivo alla vittoria di Trieste. I due capitani, Gucher e Moscardelli, mostrano il trofeo attorniati dai compagni. A fare da cornice colorata e festosa, la nostra Curva Nord.
Agosto 2019. Comincia il nuovo campionato. L’Open Day della Serie B spetta proprio a noi contro il Benevento, e in quella bellissima serata abbiamo assistito al debutto dei nostri nella splendida cornice regalata da alcuni rappresentanti del corteo del Gioco del Ponte e delle Repubbliche Marinare, accompagnati dal gruppo Sbandieratori e Musici “Città di Pisa”, che hanno sfilato nel pre partita. L’ingresso di Marconi nel “portale” della Serie B, accompagnato dalle bandiere del Gioco del Ponte, sancisce l’inizio di questa nuova avventura.
Per il mese di settembre 2019 ho scelto una foto fatta lontano dal campo di gioco, ma rappresentativa dell’importanza dell’ospite ci è venuto a trovare. In occasione di Pisa-Cremonese, Andrea Bocelli sceglie l’Arena per promuovere una raccolta fondi per la ricostruzione dell’Accademia musicale di Camerino (Macerata), distrutta dal terremoto del 2016. Prima di fare il giro del campo e raccogliere l’applauso dei tifosi, Bocelli è stato presentato in sala stampa dal presidente Giuseppe Corrado: un momento di grande animazione ed emozione, che ha coinvolto tutti i presenti.
Una delle foto dell’anno non poteva che essere dedicata a Luca D’Angelo. Oltre che abile tecnico e condottiero, il mister si è rivelato anche persona di grande umanità e sensibilità, capace di dare il giusto peso ad ogni situazione, senza proclami o inutili polemiche e lamentele. Nella foto, fatta in occasione di Pisa-Salernitana del 29 ottobre, D’Angelo osserva la partita vestito della sola tuta sociale, incurante del torrenziale acquazzone che per gran parte della partita si è abbattuto su di lui e sull’Arena tutta (fotografi compresi…).
Il mese di Novembre 2019 è dedicato alla “Zona Cesarini”, quegli ultimi 4-5 minuti di partita che molte volte quest’anno ci hanno fatto soffrire, facendoci pareggiare partite vinte (Juve Stabia) o facendocele incredibilmente perdere (Empoli, andata e ritorno). Non sempre è andata così, e mi piace ricordare la clamorosa rimonta contro l’odiato Spezia, culminata con la capocciata vincente di Benedetti al 93°, che ha fatto esplodere l’Arena.
2019 indimenticabile per il nostro Pisa. Un grandioso primo semestre culminato con la promozione in serie B, ed un secondo semestre di alti e bassi, segnato da grandi vittorie ma anche da clamorose sconfitte, come quella col Cosenza che ci rifila tre gol in casa alla vigilia di Natale. Nella foto Riviere, autore del terzo gol dei calabresi, beccato esattamente a testa in già mentre festeggia con una capriola il gol con cui il suo Cosenza “arrovescia” il Pisa.
Per il mese di Gennaio 2020 ho individuato una foto di Pisa-Juve Stabia, finita 1-1 con pareggio degli ospiti allo scadere. La foto ritrae Fabbro in un momento di delusione; la giornata piovosa e lo sfondo della gradinata piena di ombrelli aperti contribuiscono a dare risalto allo sconforto del giocatore.Stefano Gori è uno dei protagonisti di questa stagione. Oltre alle indubbie capacità tecniche e alla capacità di guidare la difesa con le sua poderose urla, Gori si è dimostrato anche un guerriero temerario, gettandosi senza paura tra le gambe degli avversari pur di salvare la nostra porta. Qui è fotografato in occasione di Pisa-Chievo del 9 febbraio scorso, dopo lo scontro con Filip Djordjevic, mentre riceve le cure del Medico Sociale del Pisa, dottor Virgilio Di Legge, e del massaggiatore Remigio Del Sole.Marzo avrebbe dovuto essere il mese del Derby col Livorno. Lo è stato, sì ma non come tutti avrebbero voluto. La partita si è disputata nel “niente” dell’Arena vuota e silenziosa, in un clima irreale e per certi versi angosciante, viste le motivazioni che hanno determinato la disputa della partita a porte chiuse, e viste le conseguenze che ne sono derivate nei giorni successivi per la vita di tutti noi. La bellezza del gol di Lisi e le successive esultanze risultano, almeno in questi momenti, poco rappresentative dell’evento e del periodo. Molto di più lo è questo “campo largo”, in cui oltre al deserto degli spalti vuoti, si percepisce il senso di distanza e isolamento che di lì a poco tutti abbamo dovuto affrontare.
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