Ha avuto il via libera per attraccare al porto di Piombino (Livorno) la nave da crociera Costa Diadema. La nave è lunga 306 metri mentre la banchina del porto è lunga 275 metri, comunque sufficienti per l’attracco della più grande nave che abbia mai fatto scalo a Piombino. A bordo si trovano 1255 persone (155 gli italiani), tra equipaggio e altro personale, una ventina dei quali presentano sintomi che fanno sospettare il contagio da Covid-19. I casi più gravi (si parla di cinque persone) saranno trasferiti subito in ospedale, con le dovute cautele. Per tutti gli altri, invece, scatterà la quarantena sulla nave. Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha autorizzato l’attracco accogliendo la richiesta del ministero delle Infrastrutture Paola De Micheli.

Il 14 marzo la Diadema aveva fatto sbarcare tutti i passeggeri al porto di Dubai, con la sospensione decisa dalla compagnia italiana di tutte le crociere. Il giorno prima un lavoratore Costa si era sentito male. La nave è poi ripartita per l’Italia, fermandosi al Canale di Suez per un rifornimento. Gioia Tauro e Civitavecchia hanno impedito lo sbarco e il rifornimento, poi il porto di La Spezia ha acconsentito il rifornimento. Del caso si è occupato il Governo con il ministro dei Trasporti che ha deciso di far arrivare la nave a Piombino. “Vedete, una parte dei membri di equipaggio della Costa Diadema sono cittadini italiani – ha detto il sindaco Ferrari -. La nave è una nave battente bandiera italiana. Era doveroso da parte mia rispondere affermativamente alla richiesta di attracco della nave”.

Non tutte le 1255 persone a bordo della Diadema scenderanno oggi dalla nave. Priorità assoluta ai venti sospetti contagiati, poi lo sbarco di altre poco più di mille persone. Resteranno a bordo, invece, circa 170 persone che avranno il compito di garantire il funzionamento della nave durante le operazioni di sanificazione. Ad attendere in banchina la Costa Diadema polizia, carabinieri e guardia di finanza, con capitaneria di porto e personale dell’Autorità di sistema portuale. Appena avvenuto l’attracco gli uomini dell’Usmaf (la sanità marittima) saliranno a bordo per fare uno screening sulla situazione e le valutazioni del caso interfacciandosi con la Protezione civile.

 

Foto: Costa crociere

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