Quell’anziana signora di 96 anni aveva molto a cuore gli animali. Così ha deciso di lasciare loro l’eredità, attraverso un notaio e alcune onlus. Il professionista ha cercato di trasferire quei soldi sul proprio conto in Svizzera, per evitare di pagare al Fisco un debito che aveva di quasi due milioni di euro. Ora è indagato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’inchiesta è partita dopo una segnalazione della Banca d’Italia, allertata per l’ingente trasferimento di denaro all’estero. I soldi erano dell’anziana donna, che così aveva lasciato scritto nel proprio testamento: “Attribuisco a titolo di eredità al notaio ogni somma di denaro da me detenuta in banca affinché proceda alla distribuzione alle associazioni benefiche: Medici senza frontiere, Lega antivivisezione, Lipu e Unione amici del cane e del gatto (Canile del termine) onlus”. Quando la signora muore (nel maggio 2019) il notaio (che nel frattempo era stato radiato) accetta l’eredità e decide di trasferire le somme di denaro presenti nei conti dell’anziana ad una banca svizzera. Due bonifici: il primo di 86mila euro, il secondo di 770mila.

Bloccato il denaro il notaio si difende in questo modo: non sono soldi miei, io devo solo occuparmene secondo le disposizioni lasciate dalla signora nel suo testamento. Nel frattempo, però, non avrebbe contattato le associazioni a cui la signora voleva far arrivare quel denaro. Secondo il gip, infatti, “una volta accettata l’eredità non ha assunto tempestive iniziative per contattare le associazioni benefiche a cui avrebbe dovuto destinare i beni ereditati, opponendo dinieghi e avanzando richieste di documentare qualità giuridiche delle aspiranti onlus beneficiarie. Ha così mancato di assumere iniziative coerenti con il mandato fiduciario che gli era stato conferito dalla signora”.

L’avvocato del notaio, come riporta il Corriere fiorentino, sostiene che il testamento della signora sia poco chiaro: “L’ex notaio è erede o esecutore testamentario? Nel primo caso, potrebbe disporre del denaro, ma nel secondo no. Per questo stava lavorando per devolvere quella somma al Canile del termine e alle altre associazioni”.

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