Andrea Cosimi

Preso atto di quanto deciso a livello nazionale, sarebbe molto più opportuno e rispettoso di chi ha pagato il biglietto e di chi è abbonato far disputare il derby, uno dei derby più sentiti d’Italia, in altra data ma a porte aperte. Ma se proprio si dovesse giocare a porte chiuse si porrà subito una questione del diritto al rimborso per chi ha comprato il biglietto e per gli abbonati. A tal proposito l’avvocato Alberto Foggia, legale Adusbef su Pisa, da me interpellato sulla questione così mi ha risposto: “Anzitutto si consideri in termini generali che tanto l’abbonato quanto l’acquirente del biglietto per la singola partita hanno entrambi ben diritto ad ottenere il rimborso del relativo esborso (esclusi i diritti di prevendita). E ciò pur in presenza di un regolamento del club che lo escluda in tali fattispecie. Infatti tale regolamento si porrebbe in aperto contrasto con l’art. 33, 2° comma, lett. b), del Codice del Consumo, in quanto volto a limitare o ad escludere i diritti del consumatore in caso di inadempimento della società sportiva. La compressione di tali diritti è evidente se si considera che in caso di mancata fruizione di uno o più eventi sportivi per ragioni indipendenti dalla sua sfera di controllo, ciascun abbonato può ottenere la restituzione della quota di prezzo pagata per la singola gara alla quale non ha assistito (cfr. art. 1464 codice civile), al pari del soggetto che ha invece acquistato il biglietto per la singola partita (in questo caso ai sensi dell’art. 1463 del codice civile)”.

Va detto, e su questo concorda anche Foggia, che il Pisa calcio in passato, in occasione del rinvio a data da destinarsi della partita Pisa-Pro Vercelli del 28 ottobre 2018 per il noto caos “ripescaggi”, rimborsò i biglietti.

Se è vero che certe misure sono sicuramente frutto di cautela e di innegabili buoni intenti, è altrettanto vero che chiudere gli stadi ma lasciare aperti, accanto a quegli stadi che si chiudono, esercizi pubblici e privati, riesce francamente molto difficile da comprendere.

Intanto la sconfitta a Crotone ci lascia alcune riflessioni ed alcune certezze. La classe arbitrale si è fatta un’idea piuttosto consolidata del Pisa come squadra dura e atta al gioco violento, se è vero che i neroazzurri sono leader incontrastati per numero di espulsioni. L’arbitro Prontera poi, probabilmente ha un “debole” per il Pisa: con lui mai arbitraggi sereni e… mai punti. Certo, sintetizzare nel torto arbitrale la sconfitta avvenuta in terra Calabra sarebbe riduttivo. Per ottanta minuti i ragazzi di D’Angelo hanno tenuto testa con autorevolezza ai più accreditati avversari ma, come troppo spesso avviene, ancora una volta hanno vanificato la bella prestazione nei minuti finali: l’espulsione dell’ottimo Belli è eccessiva ma ci può anche stare, e alla fine si è rivelata decisiva perché il Pisa ha poi faticato a rimare compatto e concentrato fino al goal che Simy ha realizzato quasi indisturbato.

Su questo aspetto bisogna migliorare nelle prossime undici partite: troppe volte abbiamo perso punti proprio allo scadere, e in B i punti sono lingotti d’oro su cui costruire la Salvezza. Per fortuna i risultati delle dirette concorrenti ci sono stati favorevoli e, più o meno, una giornata è passata in modo quasi indolore, ma rimane tanta amarezza e tanta rabbia che si trasforma quasi in un complesso persistente di non portare a casa il risultato, tante sono le volte in cui il finale è stato negativo.

Assolutamente da stigmatizzare l’espulsione a tempo scaduto di Marin, che poteva evitare di lasciarsi andare a proteste a quel punto inutili: un professionista in quei momenti deve mantenere la testa lucida, perché adesso la sua mancanza si avvertirà non poco.

Arriviamo dunque alla partita contro il praticamente retrocesso ma in salute Livorno con un carico di insidie non previste. L’eventuale match a porte chiuse favorisce sicuramente i labronici, evidente e quasi inutile sottolinearlo, e il Pisa vi arriva con un carico non trascurabile di squalificati.

Va anche detto che i neroazzurri sulla carta sono superiori, e le nostre motivazioni sono ben più alte di quelle di una squadra che cerca una visibilità di fronte ai propri tifosi dopo averli ripetutamente delusi questa stagione. Il Pisa, comunque, non ha tempo per indugiare su nulla: dovrebbero mancare quattordici punti alla Salvezza, e vanno conquistati senza se e senza ma.

RISULTATI

Perugia-Benevento 1-2
Livorno-Frosinone 2-2
Crotone-Pisa 1-0
Cremonese-Empoli 2-3
Salernitana-Venezia 2-0
Cosenza-Cittadella 1-2
Trapani-Entella 4-1
Pordenone-Juve Stabia 2-1
Ascoli-Chievo 1-1
Spezia-Pescara 2-0

CLASSIFICA

66-Benevento
47-Frosinone
46-Crotone
44-Spezia
43-Cittadella
42-Salernitana e Pordenone
39-Empoli
38-Chievo
35-Entella e Pescara
33-Pisa, Perugia e Juve Stabia
32-Ascoli e Venezia
27-Cremonese
24-Cosenza e Trapani
18-Livorno

N.B.: da recuperare Ascoli-Cremonese

PROSSIMO TURNO

Cittadella-Pordenone
Venezia-Crotone
Frosinone-Cremonese
Empoli-Trapani
Perugia-Salernitana
Pisa-Livorno
Entella-Ascoli
Juve Stabia-Spezia
Benevento-Pescara
Chievo-Cosenza

 

Foto Gabriele Masotti

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