Coldiretti da Viareggio ha lanciato l’iniziativa del “fiore tricolore per sconfiggere la paura”, una campagna per sostenere il settore del florovivaismo in crisi dopo lo stop delle vendite per l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus. Una stima dei giorni scorsi parla di un crollo del 50% nel mercato dei fiori di stagione, con l’export praticamente congelato per lo stop degli ordini dall’estero.

“Riprendiamoci la nostra vita – dice Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – un fiore vince la paura e porta felicità nelle case e nelle nostre vite. Adorniamo i nostri balconi, le nostre finestre e diamo un segnale positivo al mondo. Il fiore è il simbolo della resilienza e della nostra voglia di non farci sopraffare dalla paura e dalla psicosi. Possiamo continuare a fare la nostra vita prendendo tutte le precauzioni indicate”.

La situazione è molto difficile e il settore è in grave crisi, come spiega a Repubblica Francesco Mati, presidente del distretto florovivaisti di Pistoia. Si parla di camion respinti alla frontiera e blocchi per “quarantena”. Con le conseguenze immaginabili trattandosi di fiori. “Ci sono camion rimandati indietro dalle frontiere con l’Europa. Ma anche di blocchi alla circolazione di merci. A farsi prendere dal panico non sono solo gli italiani. La stessa cosa, infatti, vale per gli altri paesi europei, anche se le piante non portano assolutamente questo tipo di malattie”.

Ma quali sono i paesi che bloccano i camion con i fiori? Grecia, Turchia, paesi dei Balcani ma anche del Nord Europa. La paura sta dilagando e a rimetterci sono i fiori, le piante e le aziende che vi lavorano. A complicare le cose c’è una constatazione: il settore si era ripreso da poco, dopo una crisi decennale. Difficile fare previsioni.

1 Comment

  1. Sono molti di più i camion olandesi che varcano la frontiera italiana, blocchiamo quelli

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