Nel corso della riunione dei sindaci convocati a Firenze dall’Anci il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha reso noto che le scuole toscane resteranno aperte: “Adeguatezza, proporzione e progressione, sono questi i concetti base delle scelte della Regione Toscana relativamente all’evolversi della situazione coronavirus, dopo il confronto tra i presidenti di Regione e il Consiglio dei Ministri svoltosi stamattina. È sulla base di questa progressione decisionale, che, al momento, le scuole di tutta la Toscana domani saranno regolarmente aperte”.

“Oggi siamo stati in conferenza con il governo tutto per ben tre ore e mezzo – prosegue Rossi – tutti i presidenti delle Regioni, e mi pare che il governo stia facendo un buon lavoro, stia assumendo in mano il coordinamento delle iniziative come si deve in questa situazione. Noi non possiamo mettere un Paese in ginocchio: dobbiamo tutelare la salute della gente, questa è cosa è al primo posto, ma senza perdere la testa”.

Rossi ha aggiunto che “fare tamponi a persone che non hanno sintomi sarebbe semplicemente demenziale. Non c’è nessun criterio scientifico, la Lombardia fa quello che facciamo noi: il tampone, il test, è giusto farlo soltanto a quello che un medico definisce come caso sospetto secondo criteri che sono individuati”. Per il presidente della Toscana “se si dovesse fare a tutti gli asintomatici il test ci sono 3 milioni e 750 mila cittadini della Toscana che sarebbero in fila a farsi il test domani, il che significa semplicemente aver perso il cervello. Ma noi non vogliamo perderlo, vogliamo stare alla scienza, alla tecnica e alla ragionevolezza, con provvedimenti proporzionati e adeguati che però danno il segno di un governo vero di questa situazione. E il Governo nazionale, da questo punto di vista, sta dando a mio parere, con l’incontro di stamani, una buona prova”.

Intanto l’assessore regionale alla Sanità, Stefania Saccardi, lancia un appello: “No a strumentalizzazioni politiche, no a polemiche di parte ma tutti uniti per fronteggiare emergenza di livello mondiale”, dice in un intervento consiglio regionale. “Ogni e qualsiasi provvedimento è corale, non esistono corse in avanti di una regione piuttosto di un’altra. I cittadini hanno bisogno di sapere che tutte le Istituzioni lavorano per l’interesse comune. Servono unità e responsabilità”.

Le rassicurazioni di Rossi e della Regione basteranno a placare l’ansia dei cittadini che, in Toscana come in altre zone d’Italia, sono in forte apprensione e da giorni non smettono di pensare al rischio coronavirus? In momenti come questi la cosa più importante dovrebbe essere affidarsi agli esperti, in questo caso ai medici che studiano questi fenomeni (virologi) o che affrontano quotidianamente le malattie infettive. Accade, però, che anche i medici non abbiano lo stesso parere. E questo, purtroppo, complica le cose.

Foto: Enrico Rossi (Facebook)

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