Vaglia è un piccolo comune della città metropolitana di Firenze. Conta poco più di 5.100 abitanti. Il sindaco, Leonardo Borchi, racconta di essere stato raggiunto da una telefonata dal gestore di un albergo della zona. Ecco cosa gli ha detto:  “Buongiorno Leonardo, mi ha telefonato una comitiva di 16 cinesi che vorrebbero pernottare stasera da me. Ma cosa faccio?”.

“Ho chiesto ulteriori informazioni – racconta il sindaco – per arrivare a sapere, sul momento, che i presunti turisti avevano lasciato la Cina da tre giorni, erano sbarcati in aereo in Germania ed erano arrivati in Italia via terra”. ‘Se è così non puoi ospitarli: devono stare in quarantena. Me ne prendo carico’, ha detto il primo cittadino

“Quindi – prosegue Borchi – mi sono fatto dare il recapito del capo comitiva e gli ho telefonato. Una linea molto disturbata per cui sono riuscito solo a capire che erano fermi a Firenze Sud, in un non meglio precisato camping. Di poi ho fatto una telefonata al direttore dell’Asl e quindi alla sala della Protezione Civile della MetroCittà. All’operatore ho illustrato il caso, con la richiesta di trovare una struttura che potesse ospitare la comitiva. Successivamente sono stato chiamato dall’assessore regionale alla sanità Saccardi, che era in riunione con il presidente Rossi ed i responsabili dell’Asl a trattare proprio la questione del coronavirus. Il problema è stato preso in carico dalla Regione. A sera ho saputo che i cinesi non erano turisti, che erano in Italia sembra dal 15 di febbraio e che avessero pernottato 4 volte a Cutigliano (Pistoia, ndr) e che erano stati rintracciati dalla polizia e dall’Asl al campeggio di Rovezzano e trasferiti a Figline Val d’Arno in una struttura protetta”.

Il sindaco riflette poi sull’allarme: “Il coronavirus, dalle stime che si hanno in Cina, si dice che abbia una mortalità del 2,5%. Sicuramente iperstimata, in quanto non avendo consapevolezza di quanti siano gli infettati (molti accusano leggeri sintomi che non li portano a farsi visitare), il dato della mortalità sale. Per quanto riguarda la trasmissibilità parrebbe, anche qui occorre il condizionale, che ogni malato ne infetti altri 2/3. Influenza stagionale. Dalle relazioni pubblicate dal Ministero della Salute, in Italia si sono ammalati di influenza da ottobre a metà aprile: nel 2016/17, 5.441.000 persone; nel 2017/18, 8.677.000; nel 2018/19, 8.104.000; dal 14 ottobre 2019 al 9 febbraio 2020, 5.018.000. In media il 9% della popolazione italiana si ammala di influenza. La mortalità. Ogni anno muoiono per causa diretta dell’influenza dai 300 ai 400 individui; inoltre dai 4.000 ai 10.000 muoiono per cause indirette: soprattutto bambini ed anziani, per complicanze polmonari o cardiovascolari. In pratica la letalità è inferiore all’1/1000. Anni 1918/1920. La “Spagnola” fece più morti della Grande Guerra. Non si hanno cifre sicure, ma si calcola che in tutto il mondo fece dai 50 ai 100 milioni di morti. In Italia dai 350.000 ai 600.000 morti. Ed allora in Italia eravamo circa 38 milioni di abitanti”.

Gli ultimi dati sulla Toscana

Al 22 febbraio 2020 i dati sulla “sorveglianza attiva” registrati dall’Ausl Toscana Centro. Firenze: 9 nuclei familiari; Prato: 141 nuclei familiari; Pistoia: 1 nucleo familiare; Empoli: 10 nuclei familiari.

Foto: ilGiornale.it

3 Comments

  1. Fabio Giovanzana Reply

    La mortalità di chi è infettato dall'”influenza”,è dell’1/1000,quella del “coronavirus” 25 volte superiore!….Questo è il punto.

    • Il fatto è che non sanno fare bene neanche i calcoli, a casa mia 1/1000 di 8.000.000 di media influenzati è di 8.000 persone. Ma se ne muoiono diciamo 350 sarebbe circa di 1/25000!!!
      Secondo me a qualcuno piacere prendere in giro la gente….

  2. Quando si dice avere la faccia come il …
    Questi sono al governo .I numeri del contagio in Italia non hanno uguali in Europa ,le chiacchere stanno a zero .E gli untori stanno al governo .

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