Francesco Fasulo

Ho appena parlato con uno degli esiliati di Casalpusterlengo. Gigi, detto Klaus, somiglianza giovanile con eroe danese e capello liscio biondo. Un ricordo, adesso ha un ginocchio in testa. Come il nobile leccese che allena un’altra squadra nerazzurra. Sta cazzata del virus ci condanna a una pesantezza lontana anni luce dalle facezie di cui parliamo solitamente. Ma forse è meglio così.

Sabato sera ci siamo ritrovati in zona playout senza sapere come. O meglio, non si vince mai in casa. Malgrado Tano. Non lamentiamoci per quel tantinello di sfortuna che le fa perdere e non pareggiare. Il saldo alla lunga sarà pari. Certo, dobbiamo fare punti. Ma con il nostro comandante non ho paura di nulla.

Sorseggio birra messicana con dentro il limone, mi sentirei un re se avesse vinto il mio Pisino,

“This is the rythm of my life, the night, oh yeah. The rythm of the night…”

Bona UGO!

Scrivi un commento