Brutto episodio in un ristorante di Siena, dove una donna cinese ha subito gravi offese all’interno di un ristorante. A raccontare l’episodio è il suo fidanzato, il manager Marco Allegri, che lavora per una società con sede a Hong Kong. Come si legge su “La Nazione” Allegri scrive una lettera aperta al sindaco Luigi De Mossi: “Sabato scorso mi trovavo a Siena con la mia fidanzata di origini cinesi per una gita di piacere. In serata ci siamo recati per cena nel ristorante ‘Prosciutteria al Peccatore’ in via di Camollia e qui è avvenuto lo spiacevole episodio”.

Ma vediamo cosa è accaduto di preciso. “Abbiamo aperto la porta del ristorante – racconta il manager – e siamo stati aggrediti verbalmente da un gruppetto di uomini sulla quarantina che dal bancone del bar inveiva contro la mia fidanzata cinese con parole del tipo “attenzione mettiamoci la maschera”, “mandateli via che ci infettano” e tante altre frasi ignoranti”.

Frasi gravi, frutto dell’ignoranza, a cui però non ha fatto seguito alcun intervento da parte del personale del locale, come racconta lo stesso Allegri, per far tacere tali personaggi. Ed è questo, forse, ancora più grave. “Mi porta a pensare – prosegue Allegri – che quindi fosse un comportamento accettato da tutti i presenti. Data la situazione offensiva (dove ho reagito verbalmente cercando di difendere la mia fidanzata) – sono uscito immediatamente dal ristorante, riprendendo poi l’ auto e abbandonando Siena che mi ha lasciato un certo dispiacere”.

Nella sua lettera aperta il manager rivolge un appello al sindaco: “Sono consapevole che un episodio isolato non è significato di un modo di pensare globale della collettività di Siena, ma le segnalo questo episodio in modo tale che da primo cittadino venga informato dei fatti e sappia che una coppia di turisti è rimasta delusa della vostra città”.

Il primo cittadino di Siena, informato di quanto accaduto, ha rilasciato una dichiarazione: “Abbiamo appreso che si è verificato un evidente caso di razzismo in un ristorante della città di Siena.  Nel dispiacerci e nello scusarci per l’increscioso incidente, invitiamo tutti a non esasperare gli animi, a rispettare tutti i visitatori e a mantenere la nostra tradizionale accoglienza”.

Anche i titolari del ristorante si dicono dispiaciuti dell’episodio. Dopo aver raccontato che quella sera si trovavano in un altro locale da loro gestito, rivelano di aver chiesto delucidazioni ai propri dipendenti e di aver così scoperto che erano stati alcuni ragazzi, con alcune battute pesanti, a infastidire la coppia, inducendola ad andarsene. Poi l’invito a tornare nel locale a cena: “Saranno nostri ospiti. Per loro qui le porte sono e saranno sempre aperte”. Chissà se la coppia accetterà l’invito oppure no. Di certo l’intolleranza e l’ignoranza, specie in momenti così delicati come questi, con la paura del “coronavirus”, non possono essere accettati né si può fare finta di nulla.

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