Per mesi si è parlato di lui come possibile candidato del centrodestra alle Regionali in Toscana. Ma il nodo non è stato ancora sciolto e così il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha deciso di togliersi dalla corsa. Come spiega lui stesso aveva dato la disponibilità a patto di avere il sostegno dei grossetani, di tutte le forze della coalizione e un progetto ben definito e ben studiato. Ma ora ritiene che non ci sia più il tempo necessario.

“Non cerco visibilità – spiega a La Nazione – se faccio una cosa la voglio fare bene e quindi ho bisogno di prepararmi, di studiare. Sono sempre pronto ad affrontare qualsiasi impegno, ma non da improvvisatore. Quando ho accettato la candidatura a sindaco ho iniziato otto mesi prima a lavorare”. Già, otto mesi, ora invece ne mancano appena 3 a maggio. “Spero non me lo chiedano (di candidarsi, ndr), sarei in forte imbarazzo. Tre mesi di campagna elettorale sono un periodo troppo breve per me”. Poi tiene a precisare: “Il tempo sarebbe insufficiente per me. Sono sicuro invece che altri saranno in grado di farlo e io sarò pronto ad aiutarli”. Un modo garbato per ribadire che lui si sente sempre parte del centrodestra. È deluso per la lentezza nella scelta, questo sì, però rimane fedele alle proprie idee politiche e fortemente critico nei confronti della sinistra.

Vivarelli Colonna sottolinea che c’è una grande differenza tra il recente voto in Emilia Romagna e quello prossimo in Toscana. Per una ragione semplice: “In Emilia il centrosinistra aveva un governatore uscente bravo e stimato, in Toscana abbiamo un governatore a fine mandato odiato per il pessimo servizio fornito durante il suo mandato”. E sul candidato del centrosinistra, Eugenio Giani, il primo cittadino di Grosseto osserva che “rappresenta l’anello di congiunzione fra il pessimo passato e il disperato futuro”. L’appello che Vivarelli Colonna rivolge ai toscani è quello di “liberare la nostra bellissima regione dal malgoverno della sinistra”.

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