Pomaia è un piccolo paesino a pochi km da Pisa, Lucca, Volterra e San Gimignano. È famoso perché già da diversi anni ospita l’Istituto Lama Tzong Khapa, un centro per lo studio e la pratica del buddhismo tibetano. Da quando è stato fondato (1976) si è sviluppato moltissimo diventando  uno dei centri più importanti in Europa. Dal 1983 attrae persone di tutte le età e da tutto il mondo, interessate a comprendere l’insegnamento di Buddha.

La pace che si respira tra queste dolci colline, a poca distanza dal mare, è incommensurabile. Pomaia è una frazione del Comune di Santa Luce, che conta appena 1650 abitanti. Come si legge sul Tirreno il centro buddista di Pomaia diventerà sempre più grande e importante. Via libera dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa e dal Comune di Santa Luce per la realizzazione del monastero buddista più grande d’Europa. Per l’occasione è stata ridefinita l’area all’interno del Piano regionale cave, con una variante nel piano regolatore del Comune. Ci sono voluti undici anni ma alla fine il progetto ha ricevuto il semaforo verde. Il primo monastero tibetano in Italia nascerà, dunque, nell’area che un tempo era una cava.

Il progetto, che prevedeva una spesa complessiva di circa 14 milioni di euro, fu ideato dall’architetto Gino Zavanella (quello dello Juventus Stadium). Dopo l’acquisto del terreno la burocrazia ha rallentato, non di poco, la realizzazione. Ora, con il via libera, resta da fare il progetto esecutivo e, dopo l’ok definitivo, partire con i lavori.

Il futuro monastero verrà di fatto costruito sulla roccia come i monasteri nel Tibet. È il nostro modo di dare un contributo al recupero di un’area che domina il morbido fluire delle colline toscane e che sconfina allo sguardo nell’azzurro orizzonte marino. Oggi questo territorio, in origine una fotografia di macchia mediterranea, a causa dei lavori di escavazione si presenta come una enorme ferita aperta. L’aspetto architettonico sarà simile a quello tibetano e la realizzazione edilizia avrà le caratteristiche dell’ecosostenibilità: la scelta dei materiali e degli impianti sarà mirata a garantire un basso impatto ambientale, risparmio energetico e risparmio delle risorse…”. 

Dalla pagina Fb del Centro buddista di Pomaia

 

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