Giuseppe Capuano

Nella Sala Regia del Comune di Pisa il 20 dicembre si è svolto l’incontro “Le proposte dei cittadini per implementare lo sviluppo sostenibile dell’Aeroporto”, organizzato dal Comitato piccoli azionisti di Toscana Aereoporti e dall’Associazione degli Amici di Pisa. Il presidente del Comitato, Gianni Conzadori, ha svolto la relazione iniziale. Nella prima parte ha fatto un breve riassunto dell’evoluzione e dello sviluppo del Galilei negli anni, anche in relazione e in rapporto a quello “fratello” di Firenze. E i dati sono, purtroppo, spietati. Perché negli ultimi anni, a partire soprattutto da quando si è concretizzata la partecipazione azionaria di Cai (Corporacion America Italia), il Galilei ha progressivamente diminuito i suoi passeggeri mentre il Vespucci li ha aumentati. Ma questo sembra che non interessi alla città, lamenta Conzadori, non se ne parla, non si pensano strategie adeguate di correzione.  Nessun invitato istituzionale o della società si è presentato a questo incontro per esempio.

Il calo dei volumi di traffico riguarda anche i voli commerciali dello scalo. E altri scali nazionali, Bologna in primis, aumentano i loro traffici. E allora perché non se ne prende atto? C’è bisogno di rendere operativi gli impegni già presi che ristagnano. C’è bisogno  di nuovi investimenti sul commerciale e di realizzare l’ampliamento già previsto, come quello della seconda pista trasversale. C’è da pensare a come adeguare lo scalo ai nuovi regolamenti europei, come quello delle nuove soglie di rumore. C’è da pensare alle infrastrutture, ai collegamenti veloci su rotaia (Pisa ne è sprovvista) che da un lato fanno concorrenza agli spostamenti in aereo e dall’altro ne qualificano la presenza e lo sviluppo.

Collegamenti veloci anche all’interno delle aree urbane interessate: è inaccettabile, per esempio, la nota vicenda del Pisa Mover che costa praticamente 5€/km, contro 1€/km dell’equivalente collegamento fra l’aereoporto di Bologna e la sua città. Toscana Aeroporti deve prendere atto che il Vespucci è limitato nel suo possibile sviluppo, i dati lo confermano, anche il primo trimestre dell’anno è stato condizionato da un elevato numero di voli dirottati/cancellati per avverse condizioni meteo, a testimonianza dell’inadeguatezza dell’infrastruttura fiorentina.

Invece il Galilei ha un’enorme potenzialità di sviluppo e di ampliamento, sia verso che il mare che verso l’area di Coltano. La privatizzazione quasi completa della società, ribadisce ancora una volta il Comitato, costituisce più un “pericolo” che una risorsa, perché l’attenzione agli utili non sempre si coniuga con l’attenzione a uno sviluppo più coerente del territorio.

Giuseppe Capuano

 

Foto: Google Maps

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