Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito 32 onorificenze al Merito della Repubblica italiana a cittadini che si sono distinti per atti di eroismo, solidarietà, soccorso, cooperazione internazionale, tutela dei minori, promozione della cultura e della legalità, attività a favore della coesione sociale, integrazione, ricerca e tutela dell’ambiente. Tra gli insigniti ci sono anche due toscani: Romolo Carletti di Montemignaio (Firenze) e Massimo Pieraccini di Firenze.

Romolo Carletti, 84 anni, è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con la seguente motivazione “Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che lo ha visto ogni giorno accompagnare a scuola un bambino non vedente altrimenti impossibilitato a frequentarla”. Ne avevamo parlato anche su L’Arno.it. Carletti ogni mattina andava a prendere Xhafer, un bimbo macedone di 7 anni, non vedente dalla nascita, per accompagnarlo a scuola, e lo andava a riprendere. Sessanta km al giorno tra curve e tornanti per “nonno Romano”, come viene chiamato il signor Carletti. Nessun altro poteva farlo: il padre, perché impegnato a lavoro (fa il taglialegna), la mamma perché senza patente. E il bimbo non poteva utilizzare neanche lo scuolabus, perché, essendo non vedente, non poteva salire sul mezzo senza accompagnatore.

Massimo Pieraccini (56 anni) è stato nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con questa motivazione: “Per il suo encomiabile contributo, la cura e la costanza con cui da anni è impegnato nelle delicate attività di trasporto urgente connesse a donazione e trapianto di organi”. Dal 1993 Pieraccini è il rappresentante legale del Nucleo operativo di Protezione civile di Firenze, associazione di volontariato (da lui stesso fondata) che opera nel trasporto urgente di medici per prelievi di organo, plasma, midollo osseo e altri materiali biologici e sanitari, nonché farmaci salvavita e pazienti che necessitano di trapianto.

A Carletti e Pieraccini il nostro plauso e la nostra profonda gratitudine. Il vostro esempio ci fa sentire orgogliosi di essere toscani.

 

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