Nello spazio sono state trovate le tracce dell’inquinamento ambientale più antico di tutto l’universo, con gigantesche nuvole di carbonio gassoso intorno a galassie distanti circa 13 miliardi di anni luce dalla Terra. Una distanza talmente grande che è difficile da immaginare. La scoperta, di straordinaria importanza, è stata fatta da un team internazionale di ricercatori guidato dal gruppo di cosmologia della Scuola Normale di Pisa, diretto dal professor Andrea Ferrara. Sono stati utilizzati i dati raccolti da 66 antenne che si trovano sulle Ande (Cile), collegate tra loro per formare uno dei più grandi radiotelescopi al mondo, Alma (Atacama Large Millimeter Array), costato circa un miliardo di dollari. Si è scoperto, tra le altre cose, che gli atomi di carbonio prodotti all’interno delle stelle primordiali sono stati trasportati a enormi distanze dai venti galattici: tutto ciò, ovviamente, ha prodotto un grande inquinamento nello spazio, sporcando lo spazio tra le galassie.

“La quantità e l’estensione del gas ricco di carbonio espulso da queste galassie – spiega Ferrara, ordinario di cosmologia – supera di gran lunga le nostre aspettative. I modelli teorici non sono al momento in grado di spiegare questa evidenza. È necessario quindi incorporare qualche nuovo processo fisico nelle simulazioni cosmologiche che stiamo conducendo. Con il team della Normale ed i nostri colleghi stiamo freneticamente lavorando per interpretare questa sorprendente scoperta”.

Affascinante lo studio dell’universo. Difficili da capire, certe teorie, per i “comuni mortali”. Tra le cose che sappiamo c’è che gli elementi pesanti, come il carbonio e l’ossigeno, non sono stati prodotti dal Big Bang ma si sono formati dopo, dalla fusione nucleare nelle stelle. Non si sa ancora, però, come questi elementi si siano diffusi nell’Universo.

“Le esplosioni di supernova nella fase finale della vita stellare espellono gli elementi pesanti formatisi in precedenza”, spiega il professor Rob Ivison, direttore scientifico dello European Southern Observatory  (Eso). “Getti energetici e radiazioni provenienti da buchi neri supermassicci nei centri delle galassie potrebbero anche aiutare a trasportare il carbonio fuori dalle galassie e infine in tutto l’Universo. Stiamo assistendo a questo processo di diffusione, il primo inquinamento ambientale nell’Universo”. Questa frase ci colpisce più di altre: stiamo parlando del primo inquinamento ambientale della storia. Su questo di sicuro l’uomo non c’entra nulla. Non vuol dire che dobbiamo fregarcene dell’ambiente e di “salvare il pianeta”, però ci fa capire, forse, quanto siamo piccoli e insignificanti di fronte all’Universo.

Un’altra cosa importante ce la spiega uno scienziato giapponese, il professor Masami Ouchi, dell’università di Tokyo: “Incrociando i dati Alma con quelli del telescopio spaziale Hubble abbiamo capito che le nubi di carbonio osservate sono quasi cinque volte più estese delle galassie da cui sono state espulse”.

Leggi l’articolo sul sito della Scuola Normale Superiore

Foto: Wikipedia

 

10 Comments

  1. la signorina col volto inquietante porta sfiga….. va censurata.

  2. lasciastare Reply

    Caro Binelli, non so se tu sia lo stesso ad aver scelto anche il titolo che si trova su Il Giornale (articolo che rimanda a questa pagina). In entrambi i casi, sei veramente un ignorante che evidentemente preferisce, piuttosto che migliorarti, far diventare piú persone possibili come te. E poi, se decidi di scrivere un articolo di giornale riguardo ad un articolo scientifico (va benissimo), almeno impegnati e capiscilo.

      • 2 commenti inutili di:
        lasciastare e Darwinista.
        Serve anche riferire notizie con facilità di lettura e comprensione. Voi che siete scienziati ? “colti e critici” potrete poi seguirli altrove, in pubblicazioni + tecniche e + colte ed esaustive. Buona giornata!

    • Darwinista Reply

      Titolo a parte, il capoverso di apertura non lascia dubbi… E’ il trionfo dell’uomo della strada.

  3. Darwinista Reply

    Un articolo di bassissima qualità scientifica. Complimenti. A cominciare dalla politicizzazione completamente gratuita di qualcosa che ha completamente zero a che fare con l’inquinamento. Ma tant’e’: questo e’ il tenore degli articoli su ilgiornale (al pari della luminare antivaxxer Locati).

  4. 2 commenti inutili di:
    lasciastare e Darwinista.
    Serve anche riferire notizie con facilità di lettura e comprensione. Voi che siete scienziati ? “colti e critici” potrete poi seguirli altrove, in pubblicazioni + tecniche e + colte ed esaustive. Buona giornata!

    • lasciastare Reply

      ‘serve anche riferire notizie con facilità di lettura e comprensione’

      Certamente, é quello che penso anche io, ma semplice non vuol dire falso. Questo articolo é totalmente fuorviante e il carbonio non é mai stato e mai sará un inquinante

      • lasciastare Reply

        Scrivere ‘l’inquinamento piú antico del mondo’ vuole dire solamente prendere in giro i propri lettori in nome dell’ignoranza o di una qualche ideologia politica che nulla dovrebbe avere a che fare con il modo in cui funziona l’universo

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