Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha firmato la dichiarazione dello stato di emergenza regionale per tutto il territorio nelle province di Arezzo, Pisa, Grosseto, Siena, Lucca, Massa, Pistoia, Prato, Livorno e Città metropolitana di Firenze, dopo la pesante ondata di maltempo dei giorni 15, 16 e 17 novembre. Un’apposita delibera della giunta individuerà i Comuni colpiti e le relative iniziative da assumere. Al Governo verrà chiesta un’analoga dichiarazione di emergenza nazionale, permettendo in questo modo di attivare i finanziamenti necessari e velocizzare, per quanto possibile, le procedure a favore dei soggetti pubblici e privati.

L’ondata di piena dell’Arno è passata senza tracimazioni ed esondazioni del fiume. Il sistema idraulico ha retto bene, grazie soprattutto alla cassa di esondazione di Roffia e allo Scolmatore. “L’opera fondamentale che ha permesso la riduzione del rischio idraulico da San Miniato fino alla foce delll’Arno – si legge in una nota della Regione – è la cassa di esondazione della Roffia, realizzata con circa 18 milioni di finanziamenti regionali, che consente di smaltire fino a 5 milioni di metri cubi. Quantità che hanno contribuito a laminare con una portata di 100 metri cubi al secondo il picco di piena. Altrettanto importanti sono stati i lavori effettuati alla foce del canale Scolmatore, che hanno consentito di aumentare il deflusso verso il mare di ben 500/600 metri cubi al secondo. Nel corso del prossimo anno avranno il via altri 15 milioni di lavori per la ripulitura del canale fino a Pontedera e il consolidamento delle strutture artigianali”.

Il sindaco di Pisa, Michele Conti, esprime la propria soddisfazione per il pericolo scampato. “Ero preoccupato ma per fortuna tutto è filato liscio. Il nostro sistema dei panconcelli, una sorta di ‘Mose ottocentesco‘, ha funzionato e ora possiamo tirare un sospiro di sollievo visto che non abbiamo subito alcun danno. Così come hanno ben funzionato il sistema di difesa del bacino del Roffia e dello Scolmatore”.

Il primo cittadino di Pisa ha sottolineato anche l’importanza dei lavori di manutenzione e della prevenzione. “Dalla mia finestra del palazzo comunale ho visto passare enorme tronchi correre e questo deve farci riflettere, a emergenza sostanzialmente finita, quanto sia rilevante la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua. Chiederemo alla Regione di impegnarsi su questo punto. Questa emergenza deve insegnarci quanto sia fondamentale investire nella bonifica mettendo risorse a disposizione dei consorzi e avviare una grande operazione di ripulitura dell’Arno dalla foce a Firenze”.

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