La nona edizione del censimento dei “luoghi italiani da non dimenticare”, promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, mette a disposizione 500mila euro per dare un futuro ai “luoghi del cuore” votati da oltre due milioni di persone. I primi tre classificati riceveranno un contributo economico che li aiuterà a rinascere. Vediamo quali sono i primi tre progetti vincitori. Al primo posto, con 114.670 voti, troviamo il Monte Pisano, tra i Comuni di Calci e Vicopisano (PI): 1.200 ettari distrutti dall’incendio del 24 settembre 2018. Si aggiudica 55.000 euro che serviranno ad acquistare un mezzo forestale per la manutenzione di percorsi e strade tagliafuoco nell’ampia area naturale. Uno strumento indispensabile per scongiurare nuovi disastri.

Al secondo posto nella classifica nazionale (e al primo nella speciale classifica dedicata ai luoghi d’acqua) con 83.138 voti troviamo il Fiume Oreto a Palermo: corso d’acqua fortemente inquinato per la presenza di numerosi scarichi fognari abusivi, utilizzato come discarica a cielo aperto. Riceverà 65.000 euro per un progetto da individuare nell’ambito del Contratto di Fiume, strumento di pianificazione condiviso tra enti e portatori di interesse, alla cui nascita la visibilità ottenuta con il censimento ha dato una spinta fondamentale. Al terzo classificato, con 75.740 voti, troviamo l’Antico stabilimento termale di Porretta Terme (BO), in stato di abbandono da vent’anni: riceverà un contributo di 35.000 euro per un intervento ancora da definire, vista la notevole complessità della situazione a causa dell’assetto proprietario del bene.

Oltre a questi tre luoghi sul podio, riceveranno un contributo anche la Chiesa del Santissimo Crocifisso a Montemaggiore Belsito (PA) e altri 23 progetti scelti nell’ambito del bando per la selezione degli interventi. Dal 2003, anno della prima edizione dell’iniziativa, a oggi, i beni sostenuti da FAI e Intesa Sanpaolo hanno toccato 19 regioni.

Come sono stati decisi i finanziamenti

Archeologi, architetti e storici dell’arte, riuniti in un’apposita commissione, hanno esaminato tutte le proposte tenendo conto dei seguenti parametri: numero di voti ricevuti; qualità e innovatività della proposta; possibilità di effettuare un intervento significativo e duraturo; valenza storico-artistica, architettonica o naturalistica-ambientale; valore identitario per il territorio di riferimento; urgenza dell’intervento; partnership e costruzione di reti sul territorio; attività di divulgazione e comunicazione previste a sostegno dell’intervento. Gli interventi “I Luoghi del Cuore” si prefiggono l’obiettivo di innescare circoli virtuosi, attirando nuove risorse economiche, attenzione e visitatori. In alcuni casi oltre ai fondi stanziati dal Fai si sono aggiunte altre risorse. Ad esempio per la Chiesa di San Paolo di Civitate (FG), che dopo l’intervento Fai ha ottenuto un contributo di 600.000 euro di fondi europei, oppure la Certosa di Calci (PI), che si è vista assegnare oltre 3 milioni di euro dal MiBACT.

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Gli altri luoghi finanziati in Toscana

Con un contributo di 12mila euro il Fai aiuterà anche l’Oratorio di San Bartolomeo di Prato (restauro degli affreschi e dell’altare), classificatosi al 26° posto della classifica; il Giardino Atelier di Scultura del Maestro Sposìto, a Ghezzano, nel comune di San Giuliano Terme (Pisa). Infine troviamo l’ex stazione di Fornello di Vicchio (Firenze).

Foto: fondoambiente.it

 

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