Questo articolo parla della nuova vita di un vecchio vagone ferroviario di quasi 21 metri (largo 2,50). Abbandonato in un deposito il Comune di Bagno a Ripoli (Firenze) l’ha acquistato dal Gruppo Rfi e l’ha posizionato nel giardino del teatro comunale di Antella. Per farne cosa? Ospitare attività culturali, installazioni e spettacoli, un bistrot e alcune postazioni per lavorare in coworking (condivisione degli spazi e dei servizi). Il progetto si chiama “Carrozza 10 – Il Vagone della Vedova Begbick“. Il nome è quello del vagone-birreria gestito dall’omonima vedova protagonista del dramma “Un uomo è un uomo” di Bertolt Brecht.

Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, è entusiasta dell’idea: “Amplierà l’offerta culturale del territorio ripolese e fiorentino con un luogo polifunzionale e originale, un vero e proprio laboratorio di creatività condivisa. E al contempo recupererà uno spazio urbano in disuso come la resede esterna del Teatro. L’area sarà complessivamente riqualificata per ospitare, accanto al vagone, un cinema e spettacoli all’aperto, diventando così un punto di ritrovo e di aggregazione per tutta la comunità”.

Ideato dal Comune di Bagno a Ripoli e dall’associazione Archètipo, il progetto è cofinanziato dalla Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando “Spazi Attivi”: 82.500 euro sono stati messi a disposizione dalla fondazione, 78.500 dal Comune e 5mila da Archètipo. Autore del progetto è l’architetto Pietro Massai. Il vagone, modello Gabs G20, è stato trasferito di notte, con un trasporto eccezionale, da Foligno a Bagno a Ripoli. Per posizionarlo sui binari, allestiti la scorsa estate, è stata utilizzata una gru di enormi dimensioni.

L’idea è interessante e originale. Seguiremo gli sviluppi dell’iniziativa anche perché potrebbe essere replicata in altri posti.

Il direttore artistico Riccardo Massai, l’architetto Pietro Massai, il sindaco Francesco Casini e l’assessore alla cultura Eleonora Francois

Foto: comune.bagno-a-ripoli.fi.it

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