Sono due le parole chiave su cui punta il leader della Lega, Matteo Salvini, per tentare la scalata alla Regione Toscana: sicurezza e ricchezza. L’obiettivo è strappare la regione considerata, da sempre, una roccaforte della sinistra. “Sarà una bellissima sfida dopo 50 anni – dice Salvini a Palazzo Vecchio (Firenze) – per offrire una idea di Toscana più concreta, efficiente e bella, più ricca e sicura. I toscani pagano l’acqua uno sproposito con un servizio non all’altezza; e poi ci vuole un piano rifiuti, c’è da affrontare il taglio delle liste di attesa negli ospedali; le infrastrutture ferme, le strade, le autostrade, insomma c’è tanto da fare”.

Salvini presenta il progetto della Lega per le regionali della prossima primavera in Toscana. “Per la prima volta sono orgoglioso che la Lega e il centrodestra saranno un’alternativa concreta in Toscana”. Il leader della Lega lo dice a chiare lettere: stavolta si può vincere. “Entro poco i toscani sapranno quali sono i nostri progetti, i nostri candidati e qual è la nostra idea di Toscana. Sceglieremo tanti sindaci, tanti amministratori locali, che sanno quali sono i problemi dei cittadini e come si risolvono”. Per dare la carica ai suoi il leader della Lega punta il dito sugli avversari, indicando un loro evidente punto debole: “Lasciamo che la sinistra continui a litigare e a diversi, tra renziani, nardelliani, zingarettiani, rossiani”.

Ma chi sarà il candidato governatore del centrodestra? “Ci sono tanti nomi di donne e uomini in gamba – osserva Salvini – i toscani sceglieranno il migliore. La Toscana non la vince un singolo, ma una squadra: come Lega e centrodestra stiamo lavorando ad una squadra, anche con liste civiche, di persone che non hanno mai fatto politica, partendo dai territori, dalle città, dai comuni, dai sindaci”. Circola il nome di Susanna Ceccardi, eurodeputata della Lega, ma anche quello di Giovanni Donzelli (deputato di Fratelli d’Italia) e del sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Una cosa sola è certa: il nome dovrà essere individuato a breve (meglio se entro la fine del mese). Per evitare l’errore delle ultime elezioni di Firenze: comunicare il nome del candidato (Ubaldo Bocci) appena due mesi prima del voto.

“I toscani mi chiedono normalità, concretezza e lavoro – prosegue Salvini – e un sindaco che sia più in grado di garantire concretezza e normalità”. Poi va oltre e aggiunge un possibile identikit: “Vedrei bene un amministratore locale, e se non ha la tessera di partito non importa”.

Quando gli chiedono se senta il profumo della vittoria si limita ad osservare che “in democrazia scelgono i cittadini, ma c’è una bella aria di cambiamento. Dopo 50 anni gli umbri hanno mandato a casa la sinistra, a fine gennaio vota Emilia Romagna e Calabria, poi toccherà a Toscana, Marche, Campania, Puglia. Tutte terre governate da una sinistra che a Roma sta lavorando ad uno spettacolo vergognoso, indecente, sulla pelle dei lavoratori dell’Ilva, inventandosi tasse sui tappi di plastica, sulle bibite zuccherate, sui camion Euro 3. Penso che prima ci saranno elezioni a livello nazionale e meglio è per tutti”.

Su un punto Salvini si mostra possibilista: il candidato non sarà per forza della Lega, o di un altro partito del centrodestra. “Può esserci anche un buon candidato senza tessere di partito in tasca. Noi non chiediamo, a differenza della sinistra, la fedeltà, la tessera di partito o sindacato”. E chiude: “Non fatemi fare nomi e cognomi”.

“Aeroporto di Firenze: nuova pista necessaria”

Salvini si sofferma anche sull’aeroporto di Firenze. La nuova pista è “importante che si faccia, perché qua la sinistra a vario livello fra Comuni, Province e Regioni sta bloccando lo sviluppo da anni. È importante che si arrivi di più, meglio e pagando meno a Firenze. Poi occorre un piano per le infrastrutture, come occorre un piano per i rifiuti, come occorre ancora un piano per l’acqua, però purtroppo i toscani sono ostaggio dei litigi interni alla sinistra. C’è bisogno di viaggiare di più e meglio: io la vedo in maniera opposta ai 5 Stelle che vogliono tutto fermo, c’è bisogno di aeroporti, strade, autostrade, ponti e ferrovie”.

Franceschini: “Vittoria centrodestra improbabile”

Oltre a Salvini a Firenze c’era anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini (Pd). A margine di un convegno a Palazzo Vecchio quando gli hanno chiesto un parere sulle chance del centrodestra in Toscana ha risposto così’: “Mi pare veramente molto improbabile. Salvini si illude”.

 

Foto: Matteo Salvini (Facebook)

 

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