Era partita davvero bene l’avventura del trimarano Ad Maiora alla Middle Sea Race 2019. Purtroppo, però, la sfortuna ci ha messo lo zampino e alcuni gravi danni allo scafo l’hanno costretto al ritiro. A poca distanza dalla layline per Pantelleria, l’equipaggio si è accorto di una lesione verticale sullo scafo di sinistra, all’altezza delle sartie. Bruno Cardile, lo skipper, ha ordinato la virata mura a dritta, che permetteva di doppiare Lampedusa, come programmato per la regata, alleggerendo anche il carico sul sartiame di sinistra. Dopo circa 30 minuti di navigazione mura a dritta, la lesione allo scafo però aveva raggiunto dimensioni poco rassicuranti. E così, per l’incolumità dell’equipaggio e il peggioramento meteo in arrivo, si è capito che non era più possibile navigare.

Lo skipper ha attivato il sistema di soccorso DSC e lanciato il MAY DAY raccolto dalla Guardia Costiera di Lampedusa, che ha inviato sul posto l’unità CP 319 già in servizio in mare. Sconforto e tristezza a bordo del trimarano. Arrivato lo scafo della Guardia costiera uno ad uno tutti i membri dell’equipaggio hanno lasciato il trimarano; per ultimo, come impone la legge del mare, il comandante Bruno Cardile.

Ad Maiora è rimasta sotto costante monitoraggio satellitare e verrà raggiunta per essere trainata o per navigare a motore in sicurezza fino a Lampedusa, dove verrà eseguita una riparazione d’emergenza che possa consentire di navigare a motore fino a Malta, o in Sicilia, col ritorno del mare calmo.

L’equipaggio di Ad Maiora

Bruno Cardile (skipper/tactician), Attilio Miccichè (watch leader/helm/trimmer) Gertjan Andel (bowman/trimmer) Matteo Lureschi (trimmer), Fabrizio Volpi (albero).

 

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