Sgominata una banda dedita ai furti e alle rapine a mano armata. Cinque persone arrestate, tra i 21 e i 35 anni: sono quattro romeni, fermati a Montecatini Terme (Pistoia), e un albanese arrestato a Firenze. Secondo gli inquirenti la banda avrebbe realizzato almeno 6 rapine a sale slot e 23 furti con “spaccate” in centri commerciali. Rubate anche auto di grossa cilindrata presso i concessionari. I colpi in Toscana, Umbria, Veneto ed Emilia Romagna tra febbraio e giugno di quest’anno. La banda avrebbe messo a segno colpi simili anche in altri paesi (Belgio, Germania e Danimarca).

Il gruppo criminale aveva già fatto dei sopralluoghi e stava per colpire nuove attività commerciali toscane per poi raggiungere la Romania per rivendere la refurtiva. Il blitz dei carabinieri ha evitato i prossimi colpi, messi in cantiere nelle prossime settimane. Nei confronti dei cinque arrestati, al termine dell’udienza di convalida dei fermi davanti al Tribunale di Firenze, il giudice ha applicato la custodia cautelare in carcere.

Ecco come entravano in azione

Di solito le rapine avvenivano così: impiegati e clienti venivano minacciati con la pistola e corpi contundenti. In alcuni casi le vittime venivano picchiate in modo violento, come nel caso del portiere di notte di un hotel di Ravenna, colpito ripetutamente alla testa e alla schiena mediante un martello. Prese di mira anche le concessionarie auto, da cui venivano rubate auto di grossa cilindrata usate per sfondare saracinesche e vetrate di negozi di elettronica e abbigliamento (per alcune “spaccate” venivano usati anche gli scooter). Ciascun colpo fruttava migliaia di euro, tra telefoni cellulari, occhiali di marca e altra refurtiva. La banda agiva sempre con almeno sei persone, tutte travisate e con i guanti per non lasciare impronte.

In alcuni casi le auto rubate sono state intercettate dalle forze dell’ordine dopo i furti, ma i ladri erano sempre riusciti a dileguarsi attraverso manovre spericolate che,in alcuni casi, avevano messo in serio pericolo l’incolumità pubblica, ad esempio spruzzando il contenuto di estintori verso gli inseguitori.

Pronti a colpire di nuovo

L’ultima scorribanda, avvenuta agli inizi di ottobre, ha convinto gli inquirenti a far scattare gli arresti perché il gruppo criminale, che aveva già effettuato dei sopralluoghi, stava per tornare in azione per poi ripartire, carica di merce, alla volta della Romania. Durante la perquisizione di un appartamento di Montecatini Terme, scelto dalla banda come base di appoggio, sono stati trovati una pistola giocattolo e vario materiale da travisamento (maschere e parrucche), usati per compiere le rapine.

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