Giovani, magre, debuttanti, prima classe, bella statura, debuttanti… c’era un po’ di tutto negli adesivi con cui un 63enne aveva tappezzato Prato. Si è scoperto poi che l’uomo, un cinese, era l’affittuario dell’appartamento in cui esercitavano quattro prostitute, tutte sui quarant’anni di età, a cui lui aveva subaffittato la casa.

La “casa chiusa” è stata scoperta dalla polizia municipale di Prato, in un blitz avvenuto venerdì scorso. L’uomo è stato denunciato per favoreggiamento della prostituzione e immigrazione clandestina. Due delle donne, infatti, sono risultate non in regola con i permessi di soggiorno.

Ma perché l’uomo reclamizzava quelle donne? Aveva un tornaconto? Di certo si sa che percepiva, da ognuna di esse, 300-400 euro di affitto al mese. Dalla perquisizione dell’appartamento i vigili urbani hanno trovato i segni inequivocabili dell’attività che vi veniva svolta, oltre a migliaia di adesivi pronti a reclamizzare le “specialità” della casa chiusa.

 

 

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