Molti sono informati e sensibili al tema. Altri, invece, a malapena sanno di cosa si parla, ma hanno accolto con l’entusiasmo tipico dei ragazzi l’occasione di saltare un giorno di scuola per partecipare alla manifestazione a difesa dell’ambiente. Il cosiddetto “sciopero per il clima”. Migliaia di ragazzi, in tutta Italia, hanno partecipato ai cortei organizzati in più di cento città. Decine anche in Toscana. A Firenze oltre 10-15mila partecipanti, a Pisa cinquemila. Moltissimi studenti in piazza anche a Livorno, Prato, Siena, Arezzo, Pistoia, Carrara e altre città. Parola d’ordine: stupire con i cartelli, colorati, divertenti, scritti in diverse lingue oltre all’italiano (a Prato anche in cinese). Siamo convinti che tutti quelli che hanno partecipato credano nella bontà della mobilitazione volta a convincere i potenti della terra a occuparsi del tema ambiente. La paladina indiscussa, com’è noto, è la giovane svedese Greta Thunberg. Può piacere o meno per come parla e si comporta, però ha un merito indiscusso: aver acceso l’attenzione dei media su un argomento troppo spesso, purtroppo, dimenticato.

Vittorio Bugli, assessore alla presidenza della Regione Toscana, ha commentato così la colorata giornata di protesta dei ragazzi: “In piazza Santa Maria Novella ho visto l’entusiasmo di migliaia di ragazzi che hanno partecipato al Friday For Future, lo sciopero globale per il clima. È una giornata importante, che segna un passaggio: tantissimi giovani hanno manifestato pubblicamente, rinunciando a un giorno di scuola, per chiedere a noi amministratori e politici, a tutti i livelli, di agire in fretta per invertire la tendenza del surriscaldamento globale e dell’inquinamento. Questi ragazzi – prosegue – ci mostrano la strada da seguire: hanno partecipato, hanno fatto rete con le famiglie, le scuole, gli enti e le istituzioni. Hanno capito che la battaglia per l’ambiente richiede l’impegno di tutti, si combatte tutti insieme, collaborando”.

L’assessore spiega inoltre alcuni progetti con cui la Regione sta collaborando attivamente: “Penso a Arcipelago Pulito, dove i pescatori di Livorno hanno partecipato alla sperimentazione del recupero dei rifiuti dal mare. Questa esperienza pilota è stata presa a modello dal decreto Salva Mare e nella scorsa legislatura anche la Commissione ambiente della Camera ha avviato una riflessione finalizzata alla redazione di un testo di legge. Ora, Arcipelago Pulito sta per essere esteso ad altri cinque porti toscani: Viareggio, Argentario, Portoferraio, Castiglione della Pescaia, Piombino. E ancora, la collaborazione con i villeggianti e i gestori dei balneari ha reso più efficace la legge regionale che abbiamo approvato lo scorso luglio e che ha messo al bando la plastica monouso dalle spiagge. Vogliamo continuare su questa strada collaborativa ed estendere l’esperienza ‘plasticfree’ ai fiumi, ai parchi e alle aree verdi. Per rendere possibile tutto questo – prosegue Bugli – abbiamo incontrato un paio di settimane fa una cinquantina di associazioni di cittadini che volontariamente ripuliscono le aree più fragili del nostro territorio. Con loro abbiamo stretto un ‘patto’ di buone pratiche, in sintonia con il movimento globale per l’ambiente, che abbiamo riassunto nel Manifesto collaborativo #ToscanaPulita: è una carta d’intenti che vede la collaborazione di persone, associazioni, Consorzi di bonifica, Anci, istituzioni. Presto incontreremo di nuovo questa rete, speriamo ancora più allargata. Crediamo che la Toscana dei cittadini e delle istituzioni abbia la capacità di collaborare per fare la sua parte per il proprio territorio e per il pianeta”.

Sono piccoli esempi concreti delle tante cose che si possono fare. Ognuno può fare molto modificando il proprio comportamento. Qualche piccolo esempio: non usare più le bottigliette di plastica, preferendo invece le borracce, usare di più (ove possibile) i mezzi pubblici di trasporto, ridurre gli sprechi energetici. Alcune buone pratiche sono difficili da attuare, diciamo la verità: pensiamo, ad esempio, a non utilizzare l’aria condizionata quando fa caldo d’estate. Però oltre a scendere in piazza e manifestare per un mondo più pulito, bisogna anche avere comportamenti “coerenti”. Altrimenti è tutto (solo) un’enorme presa in giro.

Foto: Facebook (Friday for Future Firenze)

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