Antonio Cassisa

Sono 27
le partite di fila che il Pisa mette in saccoccia almeno un punto
ogni volta, prima di una partita, pensiamo alla legge dei grandi numeri
nessuno saprebbe enunciarla
nessuno che non sia fisico, matematico o autistico perlomeno
nessuno ne conosce la formula
ma tutti sanno che la striscia favorevole prima o poi finirà
e pensandolo tutti si toccano
e ci sperano
e ci credono.
E poi?
Aggiungono un numero al precedente
adesso è qualche mese che aggiungiamo un numerino al precedente
il che significa tanti punti in classifica
tante reti
tante vittorie
una fantastica promozione
ettolitri di birra sugli spalti
un inizio di campionato di B
insieme a corazzate che vogliono la A
noi, entrati in punta di piedi
zitti zitti prima
senza voce dopo
Davide contro Golia
anche se non son più sicuro d’esse’ proprio Davide
la consapevolezza di essere una noia per tutti adesso c’è
questo dice la legge dei grandi numeri
se tutte le volte passi dalla cassa poi ci prendi gusto
e mi tornano a mente le avversarie dello scorso finale di stagione
Carrarese, Arezzo e Triestina su tutte
anda e rianda
e quelle di quest’anno fino ad oggi
Benevento, Cremonese e Chievo su tutte
create per il grande salto
col Pisa han saltato poco
Lo so che la striscia non tende all’infinito
che prima o poi si interromperà
però oggi la realtà è che questo gruppo è compatto
e non ce ne frega nulla se gli altri hanno comprato la punta di grido
noi ci s’ha Marconi
e se non segna lui segnano i suoi compagni
il Pisa targato 2019 goal lo fa sempre, lo fa a tutti e lo fanno tutti
non importa che li faccia tutti uno
sennò si vendeva la torre e si ‘omprava Ibrahimovic
ma francamente preferisco la mì torre storta
e un Pisa senza prime donne
dove tutti si sentono importanti con quella maglia addosso
E noi?
Si ‘anta, si balla, si festeggia a birrini sui gradoni
e quando la striscia si interromperà sai come diceva mì Pà ?
Viva Gesù.
E oggi mi godo questo Pisa con gli amici di sempre
quelli che avevo accanto anche in serie D
sotto la pioggia senza ombrello
contro squadre senza campo, senza provincia, senza nome sulla ‘artina
e non mi faccio travolgere dalla piena
quella che riempie gli stadi
ma che fa anche presto a svuotarli
che riempe anche parecchio ‘oglioni
e allo stesso tempo li fa votà
che restituisce la parola ai muti
il coraggio ai pavidi
il sorriso ai tristi
e che rientrando si riprende tutto e tutti
lasciandoci noi, sul bordo con gli stivaloni.
Godiamoci il momento
consapevoli che la striscia non durerà fino all’infinito
il momento è propizio
le convergenze astrali… vabbè, lasciamole perde le ‘onvergenze …
quelle vanno bene per le ròte, sennò s’addirizza le ‘urve
godiamoci il momento
pronti a soffrire
per poi rigioire
perché è più bello così.
Guardiamola la striscia
come un filo di raso tra le dita
morbido, colorato
e quando s’interromperà ….
Viva Gesù
tiferemo più forte di prima
Viva ir Pisa sempre.

AC

Piesse:
Per i superstiziosi che hanno paura a nominalla per “un portà” sfortuna ricordo che la stiamo rammentando tutti da quando nacque a oggi almeno dù vòrte ar giorno, prima e dopo i pasti. Sicché… toccatevi pure ma nominatela senza paura.

Dal blog “I Penzieri der Cassisa

Foto: Gabriele Masotti

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