Il sindaco di Pisa, Michele Conti, è soddisfatto. Parla di data storica per la città: “Nei 14 mesi di mandato abbiamo onorato uno degli impegni principali presi in campagna elettorale”. In una conferenza stampa il primo cittadino annuncia che è stato completato lo smantellamento di un campo nomadi abusivo, a Oratoio, alle porte della città. L’operazione era stata decisa lo scorso 30 agosto, con un’ordinanza emessa sulla base di motivi igienico sanitari. Le ruspe, entrate in azione, hanno abbattuto le sessanta baracche presenti nell’area. Quando sono entrate in azione nessuno era presente nel campo: quarantanove persone sono tornate in Macedonia, 74 si sono trasferite da parenti, in varie località, 81 sono andate a vivere in case prese in affitto, sia a Pisa che in Comuni limitrofi. Diciotto, residenti altrove, si sono allontanate. Trentacinque, infine, non hanno dichiarato alcuna destinazione.

Quello di Oratoio era il campo rom non autorizzato più grande della Toscana: quando Conti si era insediato come sindaco nel campo vivevano circa 280 persone. Trecentomila euro stanziati per la bonifica dell’area. L’edizione pisana de il Tirreno titola così: “Un muro al campo rom che non c’è più”. E’ una barriera di cemento alta tre metri e lunga sessanta. “L’obiettivo, centrato – spiega il sindaco Conti – è stato quello di eliminare la loro fonte di reddito, l’area di stoccaggio di materiali, i cui scarti poi venivano bruciati. Quella era diventata ormai una zona industriale nella zona industriale (di Ospedaletto, ndr). Ovviamente abusiva”.

Il sindaco di Pisa ha voluto ricordare gli imprenditori della zona che “per anni hanno denunciato i problemi legati al campo. Stamani c’erano alcuni di loro, erano quasi commossi. Recuperare quest’area, come già stabilito nel protocollo d’intesa siglato a luglio, potrà attrarre aziende importanti, invogliate dalle potenzialità logistiche della zona,a cui il campo metteva freno”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla sicurezza, Giovanna Bonanno: “Per anni degrado e fenomeni di microcriminalità si sono susseguiti, finalmente è finita, grazie al grande impegno di tutti i soggetti coinvolti, come la Polizia Municipale”.

Per convincerli ad andare altrove molti nuclei familiari sono stati aiutati economicamente. L’assessore alle Politiche sociali, Gianna Gambaccini, spiega che una delibera di Giunta aveva “stabilito un intervento di supporto economico per i rom a cui in passato era stata concessa la residenza a Pisa. La somma per tale intervento è stata attinta dalla parte di deleghe specifiche del Comune di Pisa affidate a SdS (Società della Salute, ndr) per l’inclusione rom dalla precedente amministrazione, per un impegno triennale vincolato fino al 31/12/2019: abbiamo quindi trasformato in intervento sociale positivo una somma destinata demagogicamente all’inclusione”.

Al di là delle polemiche politiche e delle ideologie ci sembrava e ci sembra assurdo fare finta di nulla, voltandosi dall’altra parte di fronte a persone costrette a vivere nelle baracche e in mezzo al fango. Pertanto l’intervento deciso ed attuato dall’amministrazione comunale di Pisa era doveroso. L’importante, ora, è che non si formino nuovi campi abusivi e che tutti possano vivere dignitosamente.

 

Foto: Comune di Pisa

 

 

Autore

Scrivi un commento