Dopo il corteo storico il carroccio trainato dai buoi porta in Piazza del Campo il Drappellone, il “cencio” dipinto quest’anno dall’artista senese Massimo Stecchi. Fa un gran caldo a Siena (circa 38 gradi) ma la voglia di assistere alla storica ed emozionante sfida fa sopportare ogni fatica.

Festa grande dei contradaioli della Giraffa dopo la vittoria del Palio dedicato alla Madonna di Provenzano. Il cavallo Tale e Quale montato da Tittia (Giovanni Atzeni, 34 anni) ha tagliato per primo il traguardo con un distacco di pochi centimetri dalla Chiocciola, che aveva dominato la Carriera.

Ancora una volta il Palio ha saputo stupire tutti ed emozionare, con il suo finale a sorpresa. Grandi emozioni, sin dall’inizio, quando i dieci cavalli sono usciti dal Cortile del Podestà, posizionandosi secondo l’ordine prestabilito all’interno dei due canapi: Aquila, Chiocciola, Pantera, Torre, Onda, Giraffa, Selva, Bruco, Drago e la Civetta di rincorsa. La mossa è complicata vista la presenza, tra i canapi, di molte contrade rivali: Aquila e Pantera, divise solo dalla Chiocciola, e soprattutto Onda e Torre, affiancate.

Al via la Chiocciola prende subito la testa della corsa, dopo un testa a testa con la Giraffa subito il via dopo l’abbassamento del canape. La Chiocciola ha guidato la corsa tallonata dalla Giraffa fino all’ultimo Casato. All’uscita dall’ultima curva Tittia e Tale e Quale hanno sferrato l’attacco vincente.

Per la Giraffa è il Palio numero 36. I contradaioli in festa, due anni dopo l’ultimo successo, hanno portato in trionfo il prezioso Cencio entrando con il cavallo nel Duomo della città, dove si trova l’immagine della Madonna di Provenzano. Il sindaco Luigi De Mossi ha sottolineato che Siena è “unica al mondo per la capacità di un’intera comunità di difendere i valori della tradizione”.

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