Con un post su Facebook il neo sindaco di Livorno, Luca Salvetti, si dice disponibile ad accogliere, nel porto della sua città, la nave Sea Watch con il suo carico di migranti. “La città di Livorno, con il suo porto, è aperta, la Sea Watch può approdare qua! Livorno è la città delle Nazioni, democratica e tollerante, per definizione e per nascita. Il mare non è un confine, ma apertura e accoglienza”.

“È doveroso”, ha aggiunto Salvetti, ”che una città come Livorno, sia disponibile all’accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza. L’ashtag #restiamoumani nel post ci deve far pensare. Ho fatto il marinaio in Capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto. La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell’accoglienza, la politica si fa smuovendo le coscienze. Il sistema di ospitalità è ampio e non può essere gestito da un solo comune. A questo proposito il sindaco di Firenze, Dario Nardella, mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l’accoglienza dei 42 migranti della Sea Watch”. Ringraziamenti anche dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha condiviso il post del sindaco: ”Sono semplicemente felice, grazie sindaco di Livorno”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, replica a Salvetti in questo modo: “Priorità per il neo-eletto sindaco di Livorno del Pd: aprire il porto alle navi pirata delle Ong”.

Anche il precedente sindaco di Livorno, Filippo Nogarin (M5S), l’anno scorso aveva dato la disponibilità ad accogliere un’altra nave piena di migranti, sfidando il no di Salvini. Lo aveva scritto su Facebook: “Siamo pronti ad aprire il porto di Livorno e accogliere la nave Aquarius con il suo carico di 629 vite umane. Ho già dato la nostra disponibilità al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, e ne ho parlato con il presidente della Camera Roberto Fico”. Poi però aveva fatto marcia indietro, cancellando il post e spiegando di averlo fatto per non creare problemi al governo. “È una posizione mia personale come sindaco della città – aveva scritto -. Dal momento in cui mi sono reso conto che questa cosa poteva creare dei problemi al governo mi è sembrato corretto rimuovere il post. Però quella rimane la mia posizione”.

Diciamo la verità, non fu una grande figura quella che fece Nogarin. Anche se il problema in questione è talmente grande che non può essere risolto da un sindaco. E nemmeno da un solo Paese.

 

Foto: Luca Salvetti (Facebook)

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