Dopo due tentativi di entrare nel calcio italiano, prima con la Sampdoria poi con il Milan, il terzo dovrebbe avere successo per Rocco Commisso, il ricco imprenditore americano di origine italiana fondatore di Mediacom, che fattura 1,7 miliardi di euro ed è 5ª nel settore delle tv via cavo, nonché proprietario dei New York Cosmos. Nel mirino stavolta c’è la Fiorentina, con i fratelli Della Valle pronti a cedergli lo scettro viola. L’operazione potrebbe andare importo per 150 milioni di dollari, equivalenti a circa 135 milioni di euro. Tre settimane per definire tutti i passaggi burocratici. A rivelare la notizia per primo è stato il New York Times. La trattativa con la famiglia Della Valle sarebbe entrata nel vivo nelle ultime settimane con la mediazione di JPMorgan Chase. L’accordo sarebbe stato raggiunto alla fine della scorsa settimana.

Sessantanove anni, Commisso è nato in Italia, a Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria) nel 1949, ma all’età di dodici anni si è trasferito con la famiglia negli Usa. Dopo il diploma vince una borsa di studio (grazie al calcio) ed entra alla Columbia university, dove si laurea in Ingegneria industriale; consegue poi un master in Business School. Lavora nel mondo della finanza in banche di alto livello, poi si avvicina al mondo delle telecomunicazioni e dei media. Fonda Mediacom nel 1995 nel garage di casa sua: le cose vanno bene e nel 2000 quota la società in borsa.

Da bambino tifava per la Juventus, e questo forse ai tifosi viola non piacerà. Ma proverà a farsi perdonare. La fede bianconera nacque per caso, come lui racconta. “Alla fine degli anni 50 la Juve vinceva e la Gazzetta dello sport, che leggevo dal barbiere, ne aveva le pagine piene”. Raggiunse gli Stati Uniti (Pennsylvania) dall’Italia, con la mamma e due sorelle. Negli Usa si era già stabilito il padre, Giuseppe, falegname. Dopo un anno si trasferirono nel Bronx, a New York.

Se andrà in porto l’accordo tra i Della Valle e Commisso saranno cinque i club storici di serie A in mani straniere, con la Fiorentina che si aggiungerebbe a Milan, Inter, Roma e Bologna.

“Sono contento per la Fiorentina – ha detto l’ex patron viola Vittorio Cecchi Gori -. L’arrivo di capitali americani potrà farla uscire dal tunnel in cui era finita da anni. Ai Della Valle mancava la passione necessaria per occuparsi di una squadra di calcio, hanno avuto tutto gratis quando l’hanno presa e non hanno vinto neanche un titolo. Dicevano che non valeva niente e invece a quanto pare, all’estero interessa. A questo punto, meglio così. Non conosco Commisso, ma avevo capito da amici americani che qualcosa stava bollendo in pentola. Sono convinto che gli Usa siano l’optimum per Firenze, città internazionale”.

Ai tempi della sua Fiorentina, quando gli Usa erano un riferimento per i suoi affari nel cinema, Cecchi Gori racconta di aver pensato di coinvolgere nella squadra viola dei soci americani: “Ma non ne ebbi il tempo, e adesso invece il momento è perfetto, il calcio ormai si sta sempre più internazionalizzando. Se il gruppo di Commisso è solido come sembra e si farà consigliare bene da persone oneste, credo che la Fiorentina potrà risorgere”. I tifosi viola possono incrociare le dita (e non solo) e sperare.

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