Dopo il “sorteggio” le sfide delle semifinali playoff di Serie C sono le seguenti: Imolese-Piacenza, Feralpisalò-Triestina, Catania-Trapani e Arezzo-Pisa. Abbiamo fatto il punto della situazione con Andrea Chiavacci, giornalista sportivo che da anni segue le vicende del Pisa.

Che avversario è l’Arezzo? Nel campionato ha fatto soffrire i nerazzurri…
È una squadra molto solida e con ottime individualità, su tutti direi Cutolo, ma sono una squadra completa in ogni reparto. Ormai non sono più una sorpresa e se sono arrivati fin qui lo hanno meritato, grazie anche all’ottimo lavoro dell’allenatore Alessandro Dal Canto.

Come vedi le altre sfide dei playoff?
Molto equilibrate ed incerte.

La doppia sfida con la Carrarese è stata dominata dal Pisa. Cos’è, a parte i gol, che ha fatto la differenza?
La differenza l’ha fatta il ritmo, la qualità, la forza fisica. Il Pisa è stato superiore alla Carrarese più di quanto dica il punteggio. Loro sono una squadra imprevedibile e infatti hanno sfruttato al meglio le poche occasioni che gli abbiamo concesso, ma il Pisa nei 180 minuti ha avuto decisamente una marcia in più. Merito della grande organizzazione sia in fase di non possesso, sia quando il pallone era tra i piedi di Gucher e compagni. Grandi meriti vanno dati all’allenatore D’Angelo, che ha dato un’identità precisa alla squadra. Con l’Arezzo però sarà una partita totalmente diversa, proprio perché gli amaranto hanno caratteristiche molto diverse dalla squadra di Baldini.

L’avversario ora più temibile è…?
Sono rimaste otto squadre ed entrano in scena le tre seconde. Sono passate due terze (solo il Catanzaro è uscito) e tre quarte, segno che i valori alla fine vengono fuori. Sono rimaste in corsa le migliori, inutile fare un nome su tutti. I playoff sappiamo bene quanto siano imprevedibili. Il Pisa pur giocando meglio della Carrarese era andato sotto di due gol nella gara di andata per poi recuperare nel giro di 120 secondi. È il bello delle partite da dentro o fuori.

Andrea Chiavacci

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