Soffre e va sotto di due gol con la Carrarese, ma il Pisa non si dà per vinto e dimostra carattere, mantenendo testa e grinta per acciuffare il pari, che arrivano con due bei gol di testa. Finisce 2-2, risultato giusto per ciò che si è visto in campo. Al ritorno al Pisa basterebbe un pareggio per passare, in virtù della migliore posizione in classifica in campionato, ma ragionare in questo modo, col “braccino corto”, sarebbe deleterio per gli uomini di mister D’Angelo, che avranno l’obbligo di impostare la partita per vincere. Poi se alla fine dovesse venire fuori un pari andrebbe benissimo, ma il rischio di non voler osare troppo e poi di subire lo smacco, magari proprio alla fine dei novanta minuti, è troppo alto.

Allo Stadio dei Marmi, davanti a un pubblico caloroso ma decisamente troppo esiguo per una sfida così importante (signori dirigenti della Lega Pro, si può far giocare una gara di playoff, per giunta un derby, davanti a neanche duemila persone?), il Pisa parte bene sul piano del gioco, ma i padroni di casa sono assai più cinici e passano in vantaggio al 38′ grazie a un bel gol di Bentivegna, che si libera con facilità di Meroni e insacca in porta di potenza da breve distanza. Il Pisa non demorde e per due volte sfiora il pari, prima con Minesso e poi con Pesenti.

Nella ripresa dopo sei minuti arriva la doccia fredda per i nerazzurri: la Carrarese raddoppia segnando in contropiede con Valente. Potrebbe essere la fine per i sogni di gloria dei pisani, ma l’undici di D’Angelo non perde la testa e, grazie soprattutto all’ingresso di un superlativo Lisi ritrova fluidità sulle fasce e due gol nel giro di appena due minuti. Entrambi di testa, prima con Masucci al 22′, poi con Pesenti al 24′.

Mercoledi all’Arena Garibaldi la gara di ritorno. Sarà una bolgia, questo lo sappiamo già. La posta in gioco è alta, per questo è vietato sbagliare.

Foto: Gabriele Masotti

 

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