Continuano le polemiche su Canapisa, la manifestazione a favore della legalizzazione delle droghe leggere che da diciannove anni si svolge a Pisa. Dopo un sit-in davanti alla sede della Prefettura l’onorevole Edoardo Ziello (Lega) ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Qualche funzionario locale del Ministero dell’Interno deve capire che la pacchia per gli spacciatori è finita. Alla guida del Ministero dell’Interno c’è Matteo Salvini, un ministro che ha messo in cima al suo programma la lotta allo spaccio e alla droga. La sua linea è chiara, ma forse, qualche funzionario del Ministero dell’Interno a livello locale non ha ancora capito che non ci sono più né Minniti né Alfano. Se il ministro della Giustizia fosse leghista, gli avremmo fatto già cambiare la legge svuota-carceri. Bisogna fermare lo squallore e il degrado che Canapisa rappresenta. Salvini e i tecnici del suo Ministero sono al corrente da mesi e stanno lavorando per aiutarci a fermare questa manifestazione”.

Se Ziello ha strigliato in modo così duro il questore, il sindacato di Polizia Siulp puntualizza che a decidere chi può manifestare non è il ministero. “Nessuna manifestazione – sottolinea il segretario Vito Giangreco – ha la necessità di essere autorizzata in quanto si tratta dell’esercizio di una libertà fondamentale prevista dall’articolo 17 della Costituzione. Il questore (che deve essere meramente informato dai promotori) potrebbe vietarla (che è cosa diversa dall’autorizzarla) solo qualora ricorressero in maniera evidente ed oggettiva comprovati motivi di ordine e sicurezza pubblica, ovvero motivi talmente clamorosi e di generale condivisione che ne rendessero lo svolgimento ad alto rischio di incidenti o di gravissimi ripercussioni per la pubblica incolumità e questo vale a prescindere dal titolare del Viminale”.

Foto: Osservatorio Antiproibizionista-Canapisa Crew

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