A soli cinque mesi di vita una bimba di Atene aveva già subito due interventi chirurgici per una grave e rara infezione all’intestino. Portata all’Ospedale Meyer di Firenze è stata operata per la ricostruzione dell’intestino da un’equipe guidata dal professor Antonino Morabito, uno dei massimi esperti europei di chirurgia addominale. L’operazione ha salvato la bimba e le permetterà di alimentarsi senza dover ricorrere alla nutrizione parenterale.

La piccola, come spiegato dai medici, aveva un’enterocolite necrotizzante, infezione intestinale molto grave, tipica dei nati prematuri. Morabito ha utilizzato una tecnica operatoria combinata: prima ha allungato l’organo, migliorandone il calibro, poi la funzionalità, utilizzando un’ansa intestinale per ridurre il transito e rallentare il percorso del cibo che la bambina non riusciva ad assimilare. L’ansa è riuscita a invertire il “senso di marcia” della peristalsi su 10 centimetri di intestino, favorendo l’assorbimento intestinale.

Le due operazioni che aveva subito la bimba ad Atene erano serviti solo a rimuovere le parti di intestino oramai necrotizzate a causa dell’infezione e a contenere il danno. Appena stabilizzata è stata portata nel reparto di Terapia intensiva del Meyer.

La tecnica utilizzata dal professor Morabito si chiama “Spiral Intestinal Lengthening and Tailoring” (Silt), e permette di trattare i bambini con sindrome dell’intestino corto. La sindrome ha una incidenza riportata di 24,5 per 100.000 neonati natii. In Toscana è stata inserita nel registro regionale delle malattie rare con l’avvio dell’attività del centro del Meyer.

 

Foto: Wikipedia

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