Il futuro dello scalo di Peretola può attendere. La terza seduta della Conferenza dei servizi, riunita a Roma per approvare il masterplan dello sviluppo del Vespucci, si è conclusa con un rinvio al 6 di febbraio, per dare modo al Mibact di ratificare e formalizzare il proprio parere circa il rispetto delle prescrizioni per la compensazione ambientale e paesaggistica dello sviluppo dell’aeroporto.

All’incontro, che si è svolto al Ministero dei trasporti, hanno preso parte tutti i soggetti interessati, compresi il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e il sindaco di Firenze Dario Nardella. Sono stati analizzati i documenti pervenuti dalla seduta del 7 dicembre ad oggi. I delegati alla Conferenza hanno preso atto della richiesta della Soprintendenza di Firenze (in rappresentanza del Mibact) di un ulteriore rinvio, per acquisire copia sottoscritta dell’accordo tra Regione Toscana ed i Comuni di Signa e Lastra a Signa.

Il dibattito politico si infiamma

“La conferenza dei servizi – ha detto il senatore Riccardo Nencini (Psi) – hatutte le carte in regola per completare i propri lavori. Ricordo, i dati sono internazionali, pubblicati da Cassa Depositi e Prestiti, che il potenziamento di Peretola porterà ad un aumento di passeggeri pari a 2 milioni di unità. Ogni milione di passeggeri vale 1000 nuovi
occupati e almeno 700 milioni di euro di indotto”. Membro della Commissione lavori pubblici e già vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nei due governi precedenti, Nencini ha aggiunto: “Le procedure relative alla sicurezza e all’impatto ambientale sono state tutte rigidamente osservate. Non c’è nessun motivo di tardare ancora”.

“Sarebbe assurdo che si profilasse un conflitto politico nel governo” rispetto al masterplan dello scalo di Peretola, ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il no alla pista sarebbe un no solo politico, con tutte le conseguenze del caso. Anzi sarebbe un deliberato atto politico. Ormai la strada è segnata: non si tratta più di decidere se fare la nuova pista o no, perché gli atti parlano chiaramente. Bisogna dire basta ad un Paese dove si butta all’aria tutto”.

Marco Stella (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, ha inviato une lettera al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: “Lei dovrà prendere una decisione per l’aeroporto ‘Amerigo Vespucci’. La questione è molto semplice: la Toscana ha due aeroporti, Pisa e Firenze. Non sono in concorrenza tra di loro, ma complementari, così come ha definitivamente scelto la Regione Toscana. La società Aeroporti Toscani li gestisce ambedue”. Stella auspica “una soluzione adeguata” per lo scalo di Peretola, “lontana da ogni spirito di fazione e di campanile”. “Pisa è uno scalo per i voli intercontinentali; Firenze, città del mondo che tutti desiderano visitare almeno una volta nella vita, ha bisogno di un aeroporto vero che la colleghi principalmente con tutta l’Europa. Questa richiesta è fortissimamente e continuamente avanzata dagli imprenditori toscani ed in particolare da quelli fiorentini, che rappresentano il primo distretto industriale della regione, e che con uno scalo ammodernato potrebbero raggiungere mete a loro finora precluse”.

Mobilitazione sia a Pisa che a Firenze

Intanto scendono in campo anche i cittadini. A Pisa diversi cittadini, associazioni e politici locali si sono ritrovati in Piazza dei Cavalieri per difendere l’aeroporto Galileo Galilei. A Firenze si è svolto un flash mob per dire sì allo sviluppo di Peretola, messo in atto da cittadini, imprenditori, mondo delle associazioni e sindacati. Ha partecipato anche la vicepresidente nazionale di Confindustria, Antonella Mansi.

Foto: Wikipedia

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