Rinviato al 29 gennaio il pronunciamento della Conferenza dei servizi sul masterplan dell’aeroporto di Firenze. “È stata una discussione positiva, lunga, seria, approfondita”, ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi, alla fine dell’incontro organizzato al Ministero delle infrastrutture, a cui ha partecipato insieme all’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli. “Sono state sviscerate tutte le questioni collaterali all’approvazione del Masterplan – ha aggiunto Rossi – ma alla fine solo due sono rimaste in sospeso: la realizzazione di un laghetto nell’area di Signa e la previsione della costruzione di un’infrastruttura nelle sue vicinanze, entrambe opere al di fuori dell’area aeroportuale vera e propria”.

Rossi sottolinea che “da quanto emerso nel corso della riunione, il Mibact ritiene quel luogo idoneo per la localizzazione del lago e che i problemi riguardano esclusivamente la definizione del progetto, ritenuto ad oggi troppo generico”. Dunque, spiega il presidente della Regione Toscana, “si tratta, a mio parere, di un problema risolvibile prima del prossimo appuntamento: con le delibere presentate dalla Giunta regionale e gli atti di indirizzo del Consiglio regionale sono state superate tutte le obiezioni e i dissensi presentate anche da alcuni enti locali”. Rossi afferma infine che “l’unica questione che resta aperta a questo punto è questa relativa alla ricostruzione del lago, ma è evidente che si tratta di una cosa che non ha a che fare con l’investimento sull’aeroporto”.

Usa l’ironia il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi (eletto nel centrosinistra, quota Civica popolare, iscritto al Gruppo misto): “Mi immagino che il ministro Toninelli vorrà farsi un’idea diretta degli orti attorno al nuovo aeroporto di Firenze. Avrei preferito un appuntamento più vicino, ma dopo 5 anni di attesa va bene anche aspettare qualche giorno in più, purché ci sia la volontà vera e concreta di arrivare a una decisione finalmente positiva”. “Io sono ottimista, ma anche molto attento – aggiunge il deputato fiorentino – perché da quello che ho raccolto da alcuni protagonisti presenti al tavolo è emersa la comune volontà di andare avanti. Nello stesso tempo come rappresentante dei fiorentini in Parlamento non abbasserò la guardia e continuerò a seguire passo passo tutto l’iter perché l’obiettivo è uno e uno soltanto: consentire a Firenze di avere una nuova pista più efficiente, più sicura e meno inquinante di quella attuale. Solo in questa maniera sarà possibile creare con Pisa una vera sinergia ed arrivare finalmente ad avere per la Toscana una infrastruttura aeroportuale all’altezza”. Toccafondi poi punta il dito contro la Lega: “Ora è finalmente chiaro: la Lega è dichiaratamente e definitivamente contro lo sviluppo di Firenze e della Toscana. Chiedendo di ripartire da zero con il masterplan della nuova pista dell’aeroporto di Firenze la Lega ha gettato la maschera definitivamente. Sarebbe bene che i leghisti smettano di prendere in giro i toscani e i fiorentini – dice Toccafondi – Perché è chiaro che il loro è un No alla nuova pista di Peretola. Con questa loro posizione infatti si butteranno al vento 5 anni di lavoro sul progetto, si metteranno a rischio i soldi dei privati pronti a investire e si perderanno 5.000 nuovi posti di lavoro”. “Dicendo “No” alla nuova pista – è il ragionamento di Toccafondi -, ma si all’aeroporto a Firenze c’è solo una possibilità: rimanere sull’attuale pista interrando l’autostrada e entrando quasi in casa della gente, di fatto quando i leghisti si dichiarano di essere per lo sviluppo dello scalo di Firenze e di tutta la Toscana fanno pura demagogia”.

“Lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze è una priorità assoluta per l’area metropolitana e per la regione”, affermano il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il capogruppo di Forza Italia all’Assemblea toscana, Maurizio Marchetti. “Siamo stanchi dei continui rinvii della conferenza dei servizi: ora apprendiamo che il tutto è stato spostato al 29 gennaio 2019. Il fatto che la richiesta di approfondimento sia arrivata dai rappresentanti del Mibact, ci fa pensare che dietro ci sia la ‘manina’ del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’ampliamento di Peretola. Noi crediamo invece che sia fondamentale rilanciare Firenze, all’interno di un sistema aeroportuale regionale toscano solido e unico. Il rinvio a gennaio, a quanto riferiscono le fonti giornalistiche – aggiungono Stella e Marchetti – è stato determinato dal Mibact a causa dell’assenza della documentazione sullo spostamento del laghetto di Peretola, collegato a sua volta alla bretella Signa-Lastra promessa dalla Regione. Chi si oppone all’ammodernamento dello scalo, dica chiaramente che non gli interessano lo sviluppo economico e le nuove prospettive occupazionali dell’area metropolitana, che non gli interessano i 5300 posti di lavoro in più che l’ampliamento del ‘Vespucci’ porterà a Firenze, e il rilancio di imprese, fiere e turismo. Noi, invece, siamo da sempre, con convinzione, a favore”.

Durissime le critiche espresse dal sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi e dal suo vice Damiano Sforzi: “Ancora una volta, nonostante i proclami della vigilia, le velleità di chi vuole a tutti i costi il nuovo aeroporto si sono scontrate con la realtà. Il dato emblematico, però, sono stati i tentativi da parte del Ministero dei Trasporti di chiudere oggi la conferenza, dando il via libera allo stravolgimento del nostro territorio. Il Ministero ha smentito nei fatti le posizioni del suo ministro e della forza politica alla quale appartiene – proseguono Falchi e Sforzi – o Toninelli, oggi assente, mente sapendo di mentire o, più semplicemente, le sue affermazioni non rispecchiano la volontà del Governo, senza che nessuno si sia preso la briga di avvisarlo. Auspichiamo che al più presto il Presidente Conte si occupi di informare il suo ministro, così da risparmiargli in futuro altre pessime figure”. “Abbiamo assistito ad una brutta pagina in cui la politica è stata del tutto assente – dicono ancora – È impensabile che di fronte ad un progetto così grande il Governo non sia in grado di esprimere una posizione. Non è dato sapere cosa ne sarà delle opere sul territorio del Comune di Signa che la Regione si è precipitata ad annunciare questa settimana e che oggi sono di fatto bloccate dalla mancanza dei relativi progetti e delle necessarie autorizzazioni paesaggistiche, le cui carenze, d’altra parte, sono incredibilmente alla base del mancato parere completamente favorevole del Mibact”.

Foto: Toscana Aeroporti (Facebook)

 

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