Una vertebra stampata in 3D è stata impiantata su un paziente di 56 anni di Prato. L’intervento chirurgico, il primo in Toscana, è avvenuto nell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia 2 dell’Aoup, diretta dal professor Rodolfo Capanna del Dipartimento di ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in Medicina e chirurgia dell’Università di Pisa. Il paziente, affetto da neoplasia primitiva ossea con interessamento alla terza vertebra lombare, è in trattamento nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Prato. Dopo un esame bioptico, che ha confermato la malignità della lesione, si è deciso di sottoporlo a un intervento per la resezione in blocco della vertebra affetta dal tumore, e di ricostruzione della stessa mediante una nuova vertebra, stampata in titanio in 3D, ottenuta dalla rielaborazione e ricostruzione dell’esame Tac del paziente.

La vertebra stampata è stato sviluppata proprio per questo paziente, partendo dalle immagini tac della sua colonna vertebrale, ricostruite tridimensionalmente per poter ottimizzare il disegno dell’impianto. Fondamentale la collaborazione dei chirurghi con gli ingegneri dell’Itc (Instituto Tecnológico de Canarias). Il disegno è stato ottimizzato in modo da ottenere le condizioni biomeccaniche (elasticità e resistenza) più adatte a favorire la sua colonizzazione da parte del tessuto osseo del paziente. La struttura dell’impianto presenta una porosità di circa il 90% per lasciare spazio libero, che piano piano verrà occupato dall’osso di nuova generazione. L’impianto è stato realizzato con una stampante tridimensionale partendo da polvere di titanio grado 23.

L’intervento chirurgico, durato 13 ore, è stato eseguito da un’equipe multidisciplinare composta da: professor Paolo Parchi, associato all’Università di Pisa, dottor Simone Colangeli, dottoressa Sara Stagnari (chirurghi ortopedici); dottor Alessandro Gasbarrini (chirurgo ortopedico, direttore dell’Unità operativa di Chirurgia vertebrale oncologica e degenerativa all’Istituto ortopedico Rizzoli, ideatore della metodica come consulente esterno); dottor Daniele Adami e dottor Michele Leo (chirurghi vascolari); dottoressa Silvia Nardi, dottoressa Elisa Dimitri, dottor Leonardo Santini, dottoressa Elisa Bulleri (anestesisti e rianimatori); Andrea Meini, Francesca Pellicci, Lisa Lodovichi, Barbara Carmignani, Valerio Lupi (strumentisti ed infermieri di sala operatoria); Marzia Frangioni, Sabrina Micheletti (infermieri addetti all’anestesia); Alfredo Orsi, Francesco Maenza, Agusto Micheli (tecnici di radiologia sanitaria); Marco Cini (infermiere di sala gessi).

Durante la degenza il paziente ha ripreso la deambulazione assistita e il 14° giorno dopo l’operazione è stato dimesso in buone condizioni.

Foto: Università di Pisa

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