Due robot, con le sembianze di un orsetto, vigileranno sulle piste ciclabili lungo il fiume Bisenzio, a Prato, dal Serraglio a Santa Lucia. Li ha realizzati l’istituto di BioRobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Per la prima volta in Europa la videosorveglianza viene affidata ad un robot umanoide. Il progetto (dal costo di 94mila euro) è stato approvato e cofinanziato dal Comune di Prato da Regione Toscana.

B-ghiro Sitter è il nome dei robot, in azione tra la fine di novembre e dicembre: avranno compiti di videosorveglianza con telecamere collegate con tutte le centrali operative delle forze dell’ordine. Ma oltre a occuparsi di sicurezza forniranno ai cittadini informazioni utili e servizi.

Nella prima fase sperimentale, che durerà un anno, i due robot saranno in azione in zona Serraglio, allargando poi la loro sorveglianza fino a Santa Lucia. Garantiranno la videosorveglianza robotizzata automatica e remota audio e video, con connessione alla centrale di controllo. Parlavamo dei servizi per i cittadini offerti dai robot. Di cosa si tratta? Informazioni turistiche (in italiano e in inglese, poi anche in cinese), sistema di guida per non vedenti, avvisi di pericolo per bambini, supporto per utenti con ridotta deambulazione. Dotati di touch-screen, offriranno ai cittadini connessioni dirette con operatori o centralini di pubblica utilità, o la possibilità di ricevere o fornire informazioni alla Pubblica amministrazione.

I robot-orsetto potranno essere teleguidati in remoto da operatori (polizia locale, forze di polizia o personale addetto alla sicurezza dell’area), ma saranno in grado anche di agire autonomamente all’interno dell’area del parco fluviale.

Ma c’è di più sul fronte della sicurezza: i robot potranno anche di collegarsi con i sistemi di sorveglianza sparsi sul territorio, per acquisire informazioni riguardo la presenza di persone, movimenti o attività nelle aree ritenute di interesse.

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