Il risultato definitivo arriva a mezzanotte e 37: con 20.692 voti (52,29%) Michele Conti è eletto sindaco di Pisa. Andrea Serfogli si ferma a 18.881 voti (47,71%). Per la prima volta dopo 24 anni, da quando si vota per l’elezione diretta dei sindaci, anche all’ombra della Torre scatta il meccanismo dell’alternanza, con il centrodestra che conquista Palazzo Gambacorti.

Affluenza in calo: sono andati a votare 40.262 elettori, pari al 55,76% degli aventi diritto. Al primo turno aveva votato il 58,47% (42.218).

Dopo una campagna elettorale molto combattuta, lo scarto tra i due candidati al ballottaggio è stato di 1.811 voti, pari al 4,58%. La forbice si è allargata rispetto al primo turno, quando la differenza era stata di appena 457 voti (1,1%).

Se teniamo conto degli apparentamenti (ufficiali e non), Conti poteva contare su 16.538 voti (centrodestra + Pisa nel Cuore), pari al 38,89%. Al ballottaggio ha fatto un balzo in avanti di 4.154 voti (+25,11%). Serfogli, invece, partiva da una base di 16.575 voti (centrosinistra + Veronese + Zippel), pari al 40,08%. La sua crescita, tra il primo e secondo turno, è stata pari a 2.306 voti (+13,9%).

Il centrodestra è riuscito ad attrarre più voti tra il primo e il secondo turno, pescando nel bacino elettorale del Movimento 5 Stelle, che al primo turno aveva ottenuto 4.094 voti, pari al 9,90%. Il centrosinistra, invece, concentratosi sull’accordo con le liste civiche, non è riuscito a fare breccia in quell’elettorato di sinistra radicale che al primo turno aveva fruttato a Ciccio Auletta 3.224 voti (7,80%).

Nell’augurare buon lavoro al nuovo sindaco, ci sentiamo di rivolgergli un appello: ricordi di mettere sempre al primo posto, nella sua azione di governo, l’amore per Pisa e i pisani.

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