Antonella Barbetti
A pochi chilometri da Pisa, in una valle ridente e assolata si erge inaspettatamente un borgo, Santa Maria a Monte (Castrum Sanctae Mariae ad Montem ) che con la sua salita non porta, udite bene, ai suoi reali 56 m s.l.m. ma porta molto più su. Cosa intendo dire cari lettori.. che lo sguardo che da là spazia sulle sue cinque sorelle…Pontedera, Castelfranco, Bientina, Calcinaia, Montopoli Val d’Arno, dà la sensazione di essere molto più in alto. Più dominanti. Più forti. Più vicino al cielo e alle sue ispirazioni…
In effetti in passato fu strategico avamposto militare con quella perfetta posizione collinare che permetteva di prevedere gli attacchi nemici. Ed ecco da qui nascere storie di contese tra Lucca e Firenze per poi passare in mano pisana. Una parzialmente intatta cerchia muraria centrale (le ulteriori due sono andate col tempo distrutte), con cunicoli sotterranei forieri di fughe, di intrighi, di salvataggi sia ai tempi in cui fu Castello sia in epoche più recenti.. che dire delle vie così lontane dal tempo e dallo spazio, ma nello stesso tempo con attività pronte ad esaudire ogni tuo desiderio. Con una particolarità: il sorriso pacato e la cordialità delle persone… E mentre pensi ad un imminente acquisto o a un ristoro, accarezzi con il passo lo scalino della casa di Giosuè Carducci.
Sì, proprio lui, che con il padre medico trascorse qualche anno qui, andando ad insegnare nella vicina San Miniato… e poi c’è il parco archeologico, la chiesa collegiata di San Giovanni e S. Maria Assunta che avvolge in sé epoche di speranze, di bellezze fattesi realtà… il pulpito… la Beata Diana e le sue spoglie, con la sua vicenda avvincente… ma ora
troppo non possiamo svelare… sta a voi incamminarvi sulle tracce di queste meraviglie del nostro territorio… e nel cammino troverete una perla, una luce… un presepe… anzi il presepe di Maddalena, una signora che con passione, impegno e dolcezza lo ha costruito in un modo che al solo guardarlo emoziona: ricco di storia, di dettagli, di materiali inediti, di forme innovative: è come leggere un libro ed entrare a farne parte, pensando a come si sono susseguite le vicende del Vangelo, a quanto c’è da imparare da quei momenti, da come il tempo rende sempre vigore e luce alle opere artigianali. E qui abbiamo trovato questa luce.  Grazie Maddalena, torniamo presto!
Antonella Barbetti
Il Centro San Marco di Pisa ha visitato, a Santa Maria a Monte, uno dei tanti presepi nascosti 
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