Un gruppo di amici dai 30 anni in su ha dato vita ad una onlus che opera a favore di minori e adolescenti con situazioni di disagio e a rischio di emarginazione sociale. Questa bella realtà si chiama “Second Family”, è nata alla fine del 2015 e opera nell’ambito del territorio pisano.

Ma facciamo un passo indietro. Parlando tra loro questi amici si sono resi conto che, in modo diverso, ognuno era impegnato con donazioni ad enti e associazioni riconosciute a livello internazionale per soddisfare la propria necessità di aiutare chi ne ha bisogno. Hanno così pensato di raccogliere le forze per dare un contributo più sostanzioso, che per qualcuno potesse davvero fare la differenza. Così per alcuni anni hanno sostenuto l’adozione a distanza di due bambini, nati in un contesto sociale disagiato, finanziando la loro istruzione.

Come spesso avviene fare del bene ha prodotto effetti positivi non solo a chi ne ha beneficiato, ma anche a chi donava. “Ricevere le foto dei sorrisi di questi bambini grati che qualcuno mostrasse loro un po’ di amore – raccontano gli amici di Second Family – ci ha fatto sentire appagati ed allo stesso tempo ha anche aumentato la nostra sensibilità di fronte alle necessità degli altri. Il benessere non è distribuito in modo uguale, non possiamo eliminare la fame nel mondo, non possiamo eliminare le guerre ma possiamo cambiare la vita di qualcuno, possiamo creare valore ed abbiamo la convinzione di poter far nascere una foresta da un piccolo germoglio d’amore”.

È nata, così, la seconda fase del progetto. “Abbiamo iniziato a guardarci intorno con maggior attenzione ed osservando la nostra realtà locale pisana abbiamo preso coscienza che la nostra città ha sempre più bisogno di noi, che questo è il territorio dove cresceremo i nostri figli ed è nostro dovere contribuire a renderla migliore: è nata qui l’idea di agire in prima linea e in modo più robusto e strutturato con un’associazione no profit. È finito il tempo di essere timidi nel dare un contributo agli altri”.

Cosa fa “Second Family”. Per raccogliere fondi destinati a opere benefiche ogni mezzo è valido: aperitivi e cene, spettacoli, prodotti da gustare (i buonissimi barattolini dolci), le aste per aggiudicarsi i palloni e le maglie autografate dei campioni di calcio (Dybala, Belotti, Pellissier, Benassi, Zanetti), della MotoGp (Valentino Rossi), la t-shirt della campionessa di scherma paralimpica Bebe Vio. Senza dimenticare le simpatiche e colorate magliette con il logo della onlus.

Uno degli ultimi progetti finanziati da “Second Family” è l’acquisto di otto paia di “zaky gloves”, le mani che abbracciano, innovativi guanti ideati per “scaldare i cuori” dei neonati abbandonati che devono attendere ancora qualche tempo per gli abbracci pieni d’amore dei rispettivi genitori. L’effetto positivo di questi guanti è stato dimostrato anche da uno studio scientifico: i bambini che dormono sentendo l’odore dei genitori e il tocco di una “mano gentile” sono più tranquilli e raramente soffrono di complicazioni.

“Second Family” è nata dall’iniziativa dei seguenti soci fondatori: Francesco Martinelli (presidente), Ketty Borroni, Simone Vanni, Annalisa Pichichero, Michele Bedini, Sara Magnani, Pietro Catania, Chiara Roas, Luca Bonaguidi, Olga Fulceri, Diego Mancini, Martina Landucci, Simone Macchi, Michela Zurlo, Simone Bertini e Francesco Santini.

Per conoscere meglio “Second Family” potete visitare la sua pagina Facebook: https://www.facebook.com/secondfamily2015/

Oppure scrivere una mail a questo indirizzo: secondfamily2015@gmail.com

L’Arno.it sarà ben lieto di informarvi sulle prossime iniziative di “Second Family”.  Una bellissima realtà a cui auguriamo i migliori successi.

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